Psichedelici, San Francisco depenalizza coltivazione e possesso di sostanze enteogene
Si tratta di un passo importante verso la riscoperta degli psichedelici, soprattutto a scopo terapeutico

I membri del consiglio di vigilanza di San Francisco hanno approvato una nuova misura di depenalizzazione degli psichedelici, fortemente voluta dai democratici della giunta cittadina Dan Preston e Hillary Ronen. Droghe come psilocibina e ayahuasca non vengono approvate apertamente sul territorio della città californiana, ma ora l’investigazione sulla detenzione di queste sostanze e di conseguenza l’arresto di persone che ne siano in possesso sono considerati una priorità bassa dalle forze dell’ordine locali.
L’associazione Decriminalize Nature San Francisco è tra gli artefici del cambiamento, e ha colto l’occasione per chiedere a gran voce che i legislatori sia locali che federali vengano istruiti affinché gli psichedelici siano completamente depenalizzati prima in California e poi su tutto il territorio degli USA. Si ribadisce ancora una volta che le sostanze enteogene hanno enormi potenzialità terapeutiche, come ormai viene riconosciuto a livello mondiale.
Il senatore democratico Scott Wiener ha commentato: “Sono fiero di lavorare con Decriminalize Nature per rendere San Francisco una città all’avanguardia in fatto di decriminalizzazione di psichedelici e enteogeni. San Francisco si aggiunge a una grande quantità di luoghi che hanno deciso di gettare un nuovo sguardo sulle proprietà di queste piante, sulla base di dati scientifici. Il nostro intento e combattere lo stigma intorno agli psichedelici e alla loro coltivazione”.
Numerose città negli Stati Uniti hanno seguito un percorso simile: nel 2019 Denver, poi Oakland e Santa Cruz sempre in California. Anche Detroit e Seattle hanno depenalizzato il possesso e la coltivazione di piante che producono psichedelici. Di recente è iniziata un’importante raccolta firme ad Aspen, Colorado, per lo stesso motivo. Quello che serve è anche una regolamentazione e dei modelli terapeutici per la somministrazione di psilocibina e simili.
In Georgia si è recentemente discusso delle proprietà terapeutiche degli psichedelici sulle persone sotto stress post traumatico, come ad esempio i veterani di guerra. In Missouri i legislatori hanno parlato della possibilità dell’utilizzo degli psichedelici per trattare questi disturbi, che spesso portano a vite distrutte e suicidi. Anche le agenzie federali di sanità stanno esplorando le possibilità di un futuro in cui psichedelici come LSD, psilocibina, MDMA vengano usate per la salute mentale dei cittadini.
Lo studio degli enteogeni per scopi terapeutici fa parte del “rinascimento psichedelico”, dopo decenni di proibizionismo cieco durante il quale queste sostanze sono state demonizzate. Non solo negli Stati Uniti, ma anche in Svizzera e Nuova Zelanda i governi hanno riconosciuto le possibilità delle sostanze enteogene in campo medico. Persino in Italia si è iniziato a parlare dell’argomento, con uno studio condotto da un ricercatore del San Raffaele che ha esposto i vantaggi del microdosaggio per la cura dei disturbi mentali.