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Pronto “Bio” Soccorso #1

2015-04-23 03.43.32 pmBenvenuti nuovamente a tutti i biocoltivatori che leggono questa rubrica a loro dedicata, che in questo numero prende in considerazione le malattie parassitarie e i prodotti biologici per porvi rimedio.

I PARASSITI: Partendo dal presupposto che ci sono delle condizioni favorevoli (caldo, umidità) e sfavorevoli (freddo, salute della pianta) per la proliferazione dei parassiti, enunceremo come riconoscere quelli che sono i più comuni insetti che colpiscono le nostre piante, raggruppati secondo il rimedio adottato.

AZADIRACTINA olio di neem o estratto macerato: è il principio attivo contenuto nell’albero dell’azadiracta indica e dal quale viene estratto utilizzando i semi che questa pianta produce, per ricavarne olio o macerato.
Si può utilizzare anche unito in miscela a melasso di barbabietola (1ml\litro) il quale ne aumenta l’efficacia, in quanto permette ai principi attivi di penetrare nei tessuti vegetali ed avere un effetto sistemico completo. è a mio parere il rimedio con più ampio spettro di azione: infatti è attivo sulla stragrande maggioranza dei parassiti che assillano la pace del coltivatore. Si utilizzano da 4ml (prevenzione) a 8 ml per litro di soluzione da nebulizzare unito ad un cucchiaino di sapone molle vegetale per avere un effetto tensioattivante (distensione delle gocce = maggiore assorbimento). L’importante è avere cura di spruzzarlo bene anche sotto le foglie e sulla superficie della terra dove potrebbero esserci altri individui.

Vediamo quindi come riconoscere i singoli parassiti a cui il neem pone rimedio:
• “ragnetti rossi o bimaculati”(spidermites) sono molto piccoli ma si possono notare facilmente sulla pagina inferiore della foglia in quanto si spostano visibilmente lasciando una lanugine finissima. Hanno un corpo centrale che si distingue bene dalle loro zampe, classiche del ragno ma in dimensioni molto ridotte.
I segni puntinati o a zig zag che questi parassiti lasciano sulle foglie sono molto piccoli e di colore bianco grigiastro, di solito mai ravvicinati come nei casi che seguiranno degli altri parassiti.
• “tripidi” (frakliniella occidentalis) è a mio avviso uno dei peggiori e più invasivi parassiti che attaccano le foglie e indeboliscono decisamente in maniera globale il metabolismo della pianta. Sono difficilmente visibili nello stadio di larve ma ben riconoscibili quando adulte.
Il fatto grave è che debbono essere debellate dal primo stadio in quanto una loro proliferazione sarebbe molto nociva, e quindi dobbiamo riconoscere subito i segni nelle foglie che questi invece risultano essere molto ben visibili ad un occhio allenato.
I tripidi vivono prima all’interno della foglia dove producono delle micro cavernette finissime e vicinissime che dall’esterno si notano bene. Questi segni, essendo di colore grigio chiaro argento, formano una pellicola sulla foglia come se fosse stato spruzzato un liquido seccatosi sul posto.
• “minatori fogliari” molto simili ai tripidi per i danni che producono all’apparato fogliare ma ben distinti da questi ultimi per forma e disegno delle cavernette che producono nella foglia. In quanto i tracciati sono molto netti e levano completamente il verde alla foglia. Infatti per questa distinzione sono facili da individuare. Sono meno frequenti ma quando prolificano producono danni molto notevoli.
• “metcalfa” Metcalfa pruinosa è un insetto Omottero della famiglia dei Flatidi. La sua rapida e intensa diffusione di questi ultimi anni è dovuta alla capacità dello stesso di attaccare numerose specie vegetali e alla limitata presenza di antagonisti naturali. Si nutre di linfa assunta dalle piante ospiti tramite l’apparato boccale pungente-succhiante, compie una sola generazione annua e sverna come uovo deposto fra le screpolature della corteccia delle piante ospiti.

OLIO DI PINO (olio estratto) viene ricavato dalla pianta del pinus pinea e contiene oli essenziali in gradi di difendere la pianta dagli attacchi di particolari parassiti e in più contenendo pinolene riesce a fare sopportare alle foglie anche le temperature più calde senza che queste ne risentano particolarmente entrando in stress. è stato dimostrato che aumenta anche la conservazione dei raccolti. Si utilizzano da 4ml (prevenzione) a 8 ml per litro di soluzione da nebulizzare, uniti ad un cucchiaino di sapone molle vegetale per avere un effetto tensioattivante (distensione delle gocce = maggiore assorbimento). L’importante è avere cura di spruzzarlo bene anche sotto le foglie e sulla superficie della terra dove potrebbero esserci altri individui.
E’ molto efficace nella lotta contro:
“afidi” sono piccoli parassiti della dimensione da 0,3 mm a 3 mm e quindi difficili da individuare nei primi stadi senza una lente di ingrandimen- to, a meno che abbiano già cosparso le foglie dei loro tipici segni puntinati fittissimi abbinati ad una tipica “melata”appiccicosa. Questi punti possono essere di colore scuro oppure in forma secca come se fossero tante piccole bruciature microscopiche. Da un occhio inesperto possono essere confusi con i ragnetti, ma sono molto più grandi, ed essendo molto più fitti come popolazione sarà facile distinguerli da questi ultimi.
“cocciniglia” Le cocciniglie sono dei rincoti, come gli afidi; questi insetti perforano la lamina fogliare o dei fusti giovani e si nutrono della linfa in essi contenuta, ricca di zuccheri. In genere colonizzano in gran numero le parti giovani delle piante, i germogli, le foglie ma soprattutto le parti deboli dei rami che partono dal tronco centrale. Spesso vengono spostati sulle piante dalle formiche, che si nutrono di melata.
Se l’infestazione è di lieve entità è possibile debellare questo parassita asportandolo manualmente, avendo cura di disinfettare i fori lasciati dagli insetti con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool in cui è stato macerato del tabacco. Se l’infestazione dovesse essere massiccia è bene intervenire utilizzando dell’olio di pino come spiegato sopra.

SILICATO DI SODIO Soluzione acquosa al 38-40°. L’importanza del ruolo dei silicati è ambivalente; svolgono funzione sia costituente del metabolismo cellulare, quindi stimola e fortifica le cellule, sia come barriere fisica sulle foglie. Infatti il principio attivo ha un’azione disidratante delle cellule dei parassiti e svolge un’azione protettiva meccanica, creando una barriera verso litofagi e crittogame. Tale protezione risulta efficace, in fase preventiva anche verso ovidepositori e insetti che perforano la cuticola delle foglie e dei frutti i quali non sono più in grado di intaccare gli organi della pianta.
Risulta essere quindi una panacea verso molti problemi creati sia da parassiti che da malattie fungine. è efficace su Cocciniglie, Afidi, Acari, Mosca bianca. E come Fungicida sulla peronospora e l’oidio.



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