Proibizionismo. ‘The Lancet’ su divieto nuove sostanze. E’ ideologia, non scienza medica
Durissimo editoriale della più prestigiosa rivista scientifica britannica, The Lancet, contro la decisione di vietare il mephedrone, anche conosciuto come “meow meow” o “m-cat”. “C’è stato pochissimo tempo per analizzare con attenzione l’evidenza scientifica sul mephedrone. L’Acmd (la consulta britannica sull’abuso delle sostanze) non aveva prove sufficienti per decidere sui danni provocati da questa sostanza”, si legge nell’editoriale. Dopo un velocissimo esame parlamentare, a seguito di notizie sulla possibile morte di alcuni giovani a seguito dell’assunzione del mephedrone (poi si è scoperto che non era così), la sostanza è stata classificata nella famigerata classe B delle droghe proibite.
Chi ne viene trovato in possesso rischia cinque anni di carcere, chi la vende o la cede rischia addirittura 14 anni. “E’ troppo facile e potenzialmente controproduttivo proibire ogni nuova sostanza che arriva sul mercato invece di cercare di capire le motivazioni che spingono i giovani a farne uso… Dobbiamo provare a sostenere comportamenti sani piuttosto che semplicemente punire le persone che violano le norme della nostra società”. L’editoriale suggerisce che questa nuova proibizione renderà difficilissimo studiare la sostanza e i suoi effetti, e quindi ostacolerà la possibilità di aiutare chi la consuma. “Si è permesso alla politica di contaminare il metodo scientifico e la conoscenza che sta alla base delle scelte politiche”, spiega l’editoriale, che perora l’istituzione di una commissione d’indagine per verificare l’operato della consulta. “Il Governo che sarà eletto a breve impari la lezione offerta da questa debacle”, conclude l’editoriale.
fonte: Notiziario Aduc