Prodotto farmaceutico e cannabis fumata: stesso effetto psicoattivo
Si discute molto su quali differenze ci siano tra la cannabis fumata al naturale e i medicinali farmaceutici a base di cannabis, che spesso si concentrano su uno o due principi attivi. Per ora i ricercatori hanno trovato una cosa in comune: lo stesso effetto psicoattivo.
I ricercatori del Brigham and Women Hospital e della Harvard Medical School hanno condotto uno studio che confronta gli effetti psicoattivi di Marinol (nome scientifico: dronabinol) – una pillola di THC usata per trattare nausea e perdita di peso nell’AIDS e nel cancro – con la marijuana fumata. Pubblicato da poco sulla rivista Clinical Of Pain, il team ha concluso che «entrambe le forme di trattamento cannabis hanno effetti psicoattivi simili».
Il Marinol è stato dato a un gruppo di 30 pazienti con dolore cronico che erano anche in terapia con oppioidi. I loro parametri sono stati confrontati con uno studio su 20 soggetti sani, monitorati ogni 30 minuti, dopo aver fumato una sigaretta di cannabis con THC al 2% (leggera) ed una al 3,5% (forte).
Lo studio ha coinvolto tre visite in diversi laboratori, dove, dopo l’assunzione del farmaco, veniva chiesto ai pazienti di completare un’auto-valutazione comunemente usata per misurare la psicoattività. Anche se il livello di psicoattività è lo stesso, i ricercatori hanno fatto notare una differenza nel tempo impiegato perché l’effetto arrivi al picco massimo. La cannabis fumata ha raggiunto il picco dopo 30 minuti, mentre il Marinol dopo 2 ore.