Nei prossimi mesi potremmo avere problemi coi tatuaggi
Non perché l’Unione Europea abbia messo al bando gli inchiostri colorati per tatuaggi, ma per una carenza di sostituti in linea con la nuova normativa
Nelle settimane scorse, ha fatto particolare scalpore la notizia secondo cui l’UE avrebbe varato un nuovo regolamento per mettere al bando gli inchiostri a colori per i tatuaggi, considerati nocivi per la salute. Si tratta di un’informazione falsa, come tempestivamente ribadito su diversi siti.
Il regolamento non dispone, infatti, uno stop totale di produzione, vendita e utilizzo degli inchiostri colorati per tatuaggi, ma predispone delle nuove linee guida sulle sostanze che questi possono contenere. Nonostante la questione sia stata trattata come un cambio di rotta recente, le prime discussioni sugli effetti per la salute di alcuni composti chimici presenti nei colori utilizzati dai tatuatori in Europa risalgono, in realtà, già alla fine del 2020, risultato di un lungo processo di revisione delle sostanze presenti negli inchiostri seguito da un’intimazione ai produttori di adeguarsi alla nuova normativa entro un anno, obiettivo per ora ancora lontano.
Sono diversi le aziende che hanno infatti lamentato difficoltà per la realizzazione di prodotti conformi alle direttive del recente regolamento. Il principale ostacolo è la necessità di trovare un sostituto meno tossico per l’alcol isopropilico, un alcol presente in diversi inchiostri attualmente presenti sul mercato, fattore che potrebbe causare l’assenza di inchiostri colorati per qualche tempo.
Sebbene farsi un tatuaggio a colori nei prossimi mesi potrebbe risultare più complesso del solito, la carenza di inchiostri dovrebbe però costituire un problema solo nel breve termine. Sono sempre più i produttori che, infatti, stanno riuscendo ad adattare i propri inchiostri alle nuove linee guida UE, immettendo nel mercato prodotti nuovi e, soprattutto, più sicuri.