Per chi ama i documentari e le inchieste, consigliamo la visione di Privacy violata (The great hack), su Netflix. Ricordate lo scandalo emerso dopo le elezioni statunitensi del 2016 inerente la manipolazione di dati online da parte della società Cambridge Analytica? Ecco, Privacy violata denuncia, in maniera semplice e diretta, i pericoli dell’intreccio tra social e politica e un’arretratezza della legge – a livello mondiale – rispetto all’attualità dei tempi.
La forza del documentario, infatti, è nel porre le domande giuste: come possiamo continuare a godere di un mondo interconnesso senza dover rinunciare alla nostra libertà di scelta e alla nostra autonomia nelle scelte politiche-sociali? Quanto possiamo controllare le nostre condivisioni sui social e quanto invece siamo controllati?
Privacy violata non dà risposte a questi interrogativi ma offre lo spunto per porre attenzione su azioni che a prima vista potrebbero risultare banali ma che potrebbero danneggiare seriamente noi e la società in cui viviamo. È recente la notizia di un nuovo caso, uno dei più gravi registrati negli ultimi tempi, di esposizione di dati personali degli utenti di Facebook: 267 milioni. Mica bruscolini.
