Cannabis

Il primo CSC in Germania: «Puntiamo su qualità e sostenibilità»

Mentre il cambio di governo potrebbe far saltare il secondo pilastro, e quindi la legalizzazione vera e propria, i ragazzi del primo CSC sono preoccupati, ma fiduciosi

Il primo CSC in Germania: «Puntiamo su qualità e sostenibilità»Il primo aprile del 2024 è una data storica non solo per i cittadini tedeschi, che hanno votato per ottenere la legalizzazione del consumo e dell’autoproduzione di cannabis, ma per tutti gli europei.

Dopo Malta, Lussemburgo e Germania, l’argine è stato rotto anche nel Vecchio continente, e da qui non si potrà più tornare indietro. Anzi. Nonostante le tristi vicende italiane, il resto del mondo è proiettato verso la regolamentazione della pianta in tutti i suoi mercati, per godere dei benefici sociali, economici e terapeutici che la cannabis porta con sé.

Intanto in Germania, grazie alla possibilità della coltivazione condivisa, stanno continuando a nascere diversi CSC in tutta la nazione, portando il numero a oltre 130 associazioni. 

La Renania Settentrionale-Vestfalia è in testa alla classifica con 37 club autorizzati, seguita dalla Bassa Sassonia con 25. In questi stati la procedura è stata relativamente efficiente: alcune domande sono state elaborate nel giro di pochi giorni, a condizione che fossero state ben preparate. Al contrario, la Baviera, lo stato federato tedesco che più si era opposto alla legge, non ha approvato alcun Cannabis Social Club nonostante l’Autorità bavarese per la salute e la sicurezza alimentare abbia già ricevuto 29 domande, delle quali nessuna è stata approvata.

«Alcuni hanno investito molti soldi, altri stanno già pagando l’affitto… ogni mese di ritardo è una minaccia per la nostra esistenza», ha spiegato Georg Wurth, presidente dell’Associazione tedesca della canapa, all’Augsburger Allgemeine evidenziando che «la Baviera ha annunciato fin dall’inizio che avrebbe interpretato la legge nel modo più repressivo possibile»

Il primo CSC in Germania: «Puntiamo su qualità e sostenibilità»Ma era il luglio del 2024, appena una settimana dopo l’entrata in vigore della legge che ne consentiva l’apertura, che in Bassa Sassonia è stato inaugurato il primo, il Cannabis Social Club Ganderkesee, annunciato direttamente su X dalla ministra dell’Ambiente della Germania Miriam Staudte, che ha sottolineato di aver consegnato, alla presenza del ​​vicesindaco Cord Schütte e del presidente della Camera von Garmissen, «il permesso di coltivazione insieme al presidente della Camera dell’agricoltura Schwetje», descrivendolo come: «Un passo storico per la tutela dei consumatori e la coltivazione controllata della cannabis in Germania».

Per capire come sia la situazione e come stia andando questa avventura, li abbiamo contattati e intervistati per voi parlando con Daniel Keune, tra i fondatori e portavoce del CSC.  

Come è cambiata la vostra vita dal 1° aprile 2024?
Dal 1° aprile 2024, le nostre vite sono cambiate in modo significativo. Il processo di legalizzazione ha portato sia opportunità che sfide. Abbiamo iniziato a consolidare i nostri piani per un CSC e abbiamo iniziato a costruire l’associazione.

Secondo te, quali sono state le fasi fondamentali di questo cambiamento?
Ci sono state diverse fasi chiave in questa trasformazione. Innanzitutto, la fase di preparazione prima del 1° aprile, in cui abbiamo dovuto districarci tra i requisiti legali. Quindi, una volta che la legalizzazione è entrata in vigore, abbiamo ufficialmente fondato l’associazione. Una pietra miliare importante è stata ricevere la nostra licenza l’8 luglio 2024.

Siete stati il primo CSC ad aprire ufficialmente. Come sta andando l’attività?
L’associazione sta crescendo costantemente. Abbiamo raggiunto il massimo legale di 500 membri, con oltre 1.600 persone in lista d’attesa.

Puoi raccontarci una giornata tipo per coloro che lavorano nel club?
Tutti i membri che lavorano nel club lo fanno su base volontaria. Ecco perché non esiste una giornata tipo: ognuno ha il suo lavoro principale e noi gestiamo tutte le attività legate al club nel nostro tempo libero.

Il primo CSC in Germania: «Puntiamo su qualità e sostenibilità»Quanta cannabis producete? Quali varietà coltivate?
Attualmente ne produciamo 120 kg all’anno, appena sufficienti a soddisfare le esigenze dei nostri membri. Le nostre varietà includono Girl Scout Cookies, White Widow, Euphoria, Critical Kush e molte altre. Ci concentriamo sulla fornitura di prodotti di alta qualità.

Producete anche hashish e derivati?
Abbiamo già ricevuto la licenza per produrre hashish e abbiamo iniziato a testare diversi metodi. Vogliamo assicurarci di essere soddisfatti al 100% dei nostri prodotti prima di renderli disponibili ai nostri membri.

Com’è il rapporto con le istituzioni?
Il nostro rapporto con le autorità è stato molto collaborativo.

Come siete percepiti dai cittadini?
La percezione del nostro club all’interno della comunità locale è per lo più positiva. Molte persone apprezzano i nostri sforzi per ridurre il mercato nero e la nostra attenzione all’istruzione.

Inizialmente la legge prevedeva l’implementazione del “secondo pilastro”, con la piena legalizzazione, ma sembra che il cambio di governo fermerà questo processo. Cosa ne pensi?
Questa situazione è preoccupante perché la piena legalizzazione garantirebbe un accesso migliore ed eliminerebbe le zone grigie legali. Se il secondo pilastro non viene implementato, potrebbe spingere i consumatori a tornare al mercato illecito. Ci auguriamo che i decisori politici riconoscano i vantaggi di un sistema completamente regolamentato.

Hai paura che il nuovo governo possa revocare l’autoproduzione e i Cannabis Social Club?
C’è sicuramente qualche preoccupazione, poiché i cambiamenti politici portano incertezza. Se il nuovo governo annullasse questi diritti, spingerebbe le persone a tornare a fonti illegali. Tuttavia, crediamo che le basi legali siano solide, rendendo improbabile un’inversione completa.

Ho intervistato di recente Soma di Soma Seeds, che segue da vicino gli sviluppi della cannabis in Germania. La sua opinione è che, proprio come avete creato le migliori auto al mondo, come la Mercedes, farete lo stesso con la cannabis. Possiamo fidarci di voi?
È un grande complimento! La Germania è nota per la precisione e la qualità, e noi puntiamo a portare gli stessi standard alla cannabis. Il nostro focus è sulla sostenibilità e sulla sicurezza del consumatore.

Il primo CSC in Germania: «Puntiamo su qualità e sostenibilità»



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