Praticare lo yoga: un modo per stare bene, soprattutto adesso
In questo momento, più che mai, per stare bene abbiamo bisogno di conoscere la verità sulle cose: su quel che mangiamo, beviamo, respiriamo, vediamo, ascoltiamo. Abbiamo bisogno di conoscere la verità sulla vita.
Che cosa vuol dire “conoscere la verità”?
Le verità sono sempre tante, personali, individuali, oppure possiamo vederne una soltanto con infinite variabili. Tuttavia, resta di fatto, che l’unico modo concreto, reale, tangibile che ci può far veramente dire, percepire, sentire, pensare “ah! questo è vero!”, o “non è così” è sperimentarlo personalmente, studiarlo, cercarlo.
Questo significa avere e mantenere un atteggiamento attivo nella vita di ogni giorno, dalle faccende più piccole alle questioni più rilevanti. Significa rivolgere i nostri pensieri alla possibilità di risoluzione di qualsiasi cosa vogliamo che sia risolta. Significa mantenersi in movimento.
Lo Yoga, sorprendentemente a quel che di norma si pensa, ci insegna come muoverci in modo consapevole: fisicamente durante le lezioni e parallelamente nel nostro personale quotidiano in comunione a ciò che ci accade e accade nel mondo.
“Come è possibile se si sta fermi nelle posizioni?” “ma a yoga si dorme” “serve solo per rilassarsi” “beh io esco più nervoso di prima” “è stretching” ecc… Sono innumerevoli le opinioni che si sentono relative a questa meravigliosa disciplina: sono tutte profondamente vere e tutte profondamente false.
Lo Yoga in effetti ci ferma. Nello specifico lo Hatha Yoga, di cui mi occupo, propone le Asana (posizioni del corpo) in modo statico ma è proprio attraverso di queste che ci predispone alla percezione dell’universalità in moto costante che vive in noi, attraverso di noi e tutt’intorno a noi.
Lo Yoga utilizza la lentezza, la calma del corpo per percepire la precisa e profonda dinamicità che vive in realtà in lui, cioè in noi. Per fare questo è necessario passare attraverso i sentieri della mente, cavalcarli, farli uscire dalle tenebre, conoscerli, farli risplendere. Significa quindi rasserenare la mente per percepire il corpo, conoscerlo e da qui ri-conoscere, conoscere nuova-mente, quel che lo migliora, che lo fa stare bene, che lo fa vivere in salute, quindi che fa vivere in salute noi, che ci rende cioè indipendenti, stabili, esseri felici. Nonostante tutto, essere veramente felici.
È possibile quindi migliorare notevolmente il piano emotivo, le emozioni, che è proprio quell’aspetto di noi che costantemente è in azione e che ci fa agire e reagire in un modo piuttosto che in un altro.
L’esistenza intera, di cui l’essere umano è parte, è creata da strutture organizzate e collegate in modi tanto invisibili quanto precisi. Si può dire che lo Yoga sia una scienza attraverso la quale l’uomo può sperimentare, conoscere, direttamente e profondamente le verità su se stesso, su come è fatto, di che cosa ha e non ha bisogno, su chi è e perciò individuare le verità sulle cose che gli accadono attorno.
Lo Yoga in effetti è una scienza millenaria, tanto individuale quanto collettiva e universale che si sviluppa principalmente ma non solo attraverso i Pranayama che sono precise tecniche di respirazione e le Asana. Tuttavia prima ancora delle tecniche e degli studi, prima ancora che venisse chiamato “Yoga”, lo Yoga faceva parte dell’essere umano. Lo Yoga era vivere in modo naturale, lo Yoga era l’essere umano che sapeva di essere natura, come natura viveva e ad essa si relazionava.
Proprio per questa storica, antica naturalezza a cui entrambi appartengono fin dalle origini, i benefici per chi non solo pratica ma vive regolarmente lo Yoga sono numerosi e allo stesso tempo infiniti, in quanto l’essere umano è in continuo e infinito movimento:
- aumento della propriocezione
- aumento della flessibilità, forza ed equilibrio del corpo
- destressamento profondo e rigenerazione del sistema nervoso
- ottimizzazione del sistema cardio-respiratorio
- stimolazione del sistema immunitario
- ossigenazione profonda del sangue, quindi funzione detox
- calma della mente
- evoluzione personale
- benessere
Dico sempre che il giorno in cui l’uomo concederà allo Yoga la scienza che è, egli concederà, in verità, a se stesso la possibilità di stare bene, di essere felice.