Potatura: tutto quello che bisogna sapere
Potare le piante è un’operazione importante poiché ne favorisce la crescita rigogliosa e le rende più forti di fronte agli attacchi di eventuali parassiti, che, con l’avvento della stagione mite, prolificano maggiormente. Per fare una buona potatura è necessario seguire alcuni consigli basilari così da evitare gli errori più gravi.
Innanzitutto il periodo ideale per la potatura dipende dal tipo di pianta o albero ma in generale deve essere effettuata durante la fase dormiente o vegetativa. Questa fase va dall’autunno, dopo la caduta delle foglie, alla primavera, quando sbocciano i primi germogli. Inoltre è importante consultare il calendario lunare e scegliere di effettuare la potatura nei giorni di luna calante, perché si otterrà una fruttificazione migliore.
La potatura può essere di diversi tipi in base alla funzione che deve assolvere nella pianta e del suo stadio di crescita. Di seguito le principali tipologie:
– Potatura di allevamento. Questo tipo di potatura si effettua negli alberi giovani e serve a regolarne lo sviluppo e a darne la forma scelta. È necessario effettuare i tagli dei rami che mostrano biforcazioni per dare una forma più equilibrata, allo stesso modo è importante mantenere una certa distanza tra un ramo e l’altro e la continuità con quelli inferiori e superiori. Questo dovrebbe agevolare nella crescita dei frutti.
– Potatura di mantenimento. Riguarda gli alberi adulti e viene eseguita per eliminare tutti i rami secchi e improduttivi ed agevolare la germinazione di quelli fertili. Oltre agli alberi viene effettuata anche nelle piante erbacee usate a scopo ornamentale.
– Capitozzatura. Tecnica ormai poco utilizzata perché spesso inefficace ed anche altamente dannosa. Consiste nell’eliminazione della chioma dell’albero e dei suoi rami principali, anche se questo spesso ne causa l’indebolimento e il rischio di malattie fungine. Fa parte delle potature obbligate perché praticate in contesti particolari in cui la chioma può danneggiare un contesto urbano o simili. Il rischio però è quello che i rami rimasti mostreranno una forte ripresa per colmare la perdita facendo crescere in modo disomogeneo la chioma.
– Potatura di ringiovanimento. È un’operazione che si effettua negli alberi adulti o in condizioni di invecchiamento. Si procede tagliando tutti i rami secchi della chioma: la cosa più importante da tenere a mente è di non tagliare i rami secondari perché potrebbero danneggiare la struttura. In genere questa tecnica si applica negli alberi da frutto.
– Potatura di contenimento. Come suggerisce il termine stesso si tratta di una tecnica usata quando una pianta ha una crescita eccessiva e intralcia gli spazi. In questo caso vanno tagliati solo i rami che intralciano evitando di danneggiare ulteriormente la pianta. Comunemente utilizzata per le siepi.
– Cimatura. Si effettua nelle piante giovani asportandone i germogli della parte apicale della pianta così da favorire lo sviluppo laterale.
Qualsiasi tipo di potatura si voglia effettuare è necessario avere degli strumenti validi tra cui le forbici a due lame, lo svettatoio indicato per siepi ed alberi e sega. L’attrezzo da utilizzare dipende dalla robustezza del ramo ma è fondamentale che le lame siano affilate così da fare dei tagli netti e puliti.
Non resta che recuperare gli strumenti adatti e seguire questi piccoli consigli per una potatura impeccabile.