Portogallo: modificata la “legge sulla droga” a favore dei consumatori
Il nuovo testo della legge sulla droga punta a frenare la criminalizzazione dei consumatori. Come? Non considerando più come prova di spaccio la quantità di sostanza sequestrate, anche se supera quella prevista per il consumo personale
Come riferito da Cannareporter, l’Assemblea della Repubblica (AR) del Portogallo ha approvato il nuovo testo della legge sulla droga, frutto dei disegni di legge presentati rispettivamente a marzo dal Partito Socialdemocratico (PSD) e a giugno dal Partito Socialista (PS).
COSA PREVEDE LA NUOVA LEGGE SULLA DROGA IN PORTOGALLO
Mentre il progetto di legge proposto dal PSD voleva correggere il nome del Consiglio Superiore di Medicina Legale, un’ente ormai obsoleto ma ancora in vigore nella normativa, con l’Istituto Nazionale di Medicina Legale e Scienze Forensi.
Un provvedimento necessario per attuare le procedure diagnostiche e le perizie previste dall’ordinanza n. 94/96, del 26 marzo (legge sulla droga) per verificare lo stato di tossicodipendenza e le quantità massime per le sostanze elencata dalla tabella I a IV.
Il disegno presentato dal PS proponeva invece, visto il numero sempre più elevato di condanne per consumo che finivano per criminalizzare i tossicodipendenti, di interpretare diversamente la normativa portoghese sulla droga.
In particolare, non considerare più come prova di spaccio il possesso di una quantità che superava quella prevista dall’ordinanza n. 94/96 per consumo personale. Le forze dell’ordine in pratica, prima di accusare un consumatore per traffico di droga, devono dimostrare che le sostanze sequestrate erano realmente destinate al mercato illecito e non all’utilizzo del singolo.
L’emendamento approvato dalla Commissione per gli affari costituzionali va quindi ad agevolare i consumatori del Portogallo che, dalla depenalizzazione di tutte le droghe nel 2001, possono detenere un limite massimo di prodotto senza incorrere in complicazioni legali.