Più Europa ha presentato una proposta di legge per difendere il commercio di cannabis light

Una proposta di legge composta di un solo articolo. Poche parole in tutto che nelle intenzioni dei senatori di Più Europa sarebbe sufficienti per difendere il commercio di cannabis light e proteggere i negozi dalle interpretazioni restrittive dei giudici e dalle sempre più frequenti operazioni di polizia.
La proposta di legge, depositata da Emma Bonino, inserisce all’articolo 2, comma 2 della legge 242/2016 i “prodotti da fumo e da inalazione, nonché per altri usi non medicinali o alimentari, derivanti dainfiorescenze fresche ed essiccate, resine e oli” tra i prodotti commercializzabili derivanti dalla coltivazione lecita della cannabis.
In questo modo, nelle intenzioni di Più Europa, la norma dovrebbe permettere finalmente di vendere le infiorescenze di canapa legale anche per il loro vero utilizzo, senza trincerarsi più dietro il misterioso “uso tecnico” ad oggi dichiarato sulle confezioni. Finirebbe così la discrezionalità del testo che ha portato alcuni giudici, che lo hanno interpretato in chiave restrittiva, a considerare illecita la vendita di cannabis light in quanto la legge non prevede esplicitamente l’inalazione tra gli usi consentiti.
La proposta di legge (il cui testo completo è consultabile a questo link) arriva evidentemente fuori tempo massimo. La crisi del governo giallo-verde è conclamata e con ogni probabilità tra pochi mesi gli italiani dovranno tornare alle urne. E’ ragionevolmente certo che la proposta non sarà neppure discussa dalle Camere.
Da parte nostra, mentre da tutto il mondo incluso il vicino Lussemburgo, arriva notizia di stati prossimi alla legalizzazione totale della cannabis, riteniamo che i partiti che dichiarano di appoggiare la legalizzazione della cannabis dovrebbero ricominciare ad esporsi per una vera legalizzazione, senza limitarsi alla battaglia per la cannabis light.