Pipemaking: i maestri vetrai della cannabis culture
Esistono diverse ipotesi sulle primissime origini del bong, la più accreditata è quella che vede la sua invenzione in Africa. Il nome tuttavia proviene dalla parola tailandese “Baung” che significherebbe “pipa fatta di bambù”. Sarà però grazie agli hippy che a partire dagli anni ’60 avremo la diffusione di questa pipa nel mondo occidentale, dagli Stati Uniti all’Europa.
L’evoluzione e la richiesta delle pipe di vetro è stata rapida e dal 1995 non è possibile parlare di bong senza nominare l’eccellente lavoro dell’azienda tedesca RooR di Martin Birzle, rinomata per i suoi accessori di altissima qualità su produzione in larga scala.

Sono moltissimi gli appassionati della modellazione del vetro che negli anni, tra un vaso e l’altro, qualche pipa e bong venduto a prezzo di mercato, hanno dato sfogo alla creatività producendo vere e proprie opere d’arte distaccandosi dai pezzi standardizzati. C’è voluto molto, però, prima che questi pezzi d’autore ricevessero la considerazione dovuta.
Negli ultimi sei o sette anni, grazie alla crescente disponibilità di denaro data dalla legalizzazione e al diffondersi del “dubbing”, questi veri e propri maestri vetrai hanno visto la luce uscendo dall’underground con pezzi mozzafiato sempre più elaborati e dall’altissimo valore tecnico e artistico.
Uno dei precursori di quest’arte è senza dubbio Bob Snodgrass, noto come “Godfather of glass”, che dagli anni ’70 si è distinto per la tecnica che comporta la vaporizzazione di argento, oro o platino per rilasciare fumi che si legano alla superficie del vetro e creano effetti unici. Dal 2005 è però il leggendario AKM – The Pipemaker a lasciare il segno e attrarre l’attenzione a livello globale con i suoi pezzi dalle forme di teschio dell’era di Neanderthal con inserti e forme che ricordano parti del corpo umano come polmoni e interiora. Impossibile non approfittare di questo spazio per segnalare la “Glass Vegas Expo”, l’evento che dal 2018 ha contribuito a trasformare e far crescere l’industria dell’arte vetraia del settore cannabis in modo totalmente nuovo, organizzando competizioni e dando visibilità globale a grandi nomi come il celebre Robert Mickelson, Elbo Glass e Daniel Coyle che per l’occasione uniscono le forze creando lavori incredibili come quelli del “Molten Classic Crew”.