Piotta – Roma Calibro 9 (txt)
tra finzione e realtà il volto oscuro della città…Roma Calibro 9…storie di bandati e polizia…come trilogia…su le mani è una rapina…Rit….questa notte è buona ad andare in cronaca di Roma……sporco sbirro……non ti muovere è una rapina…7 giorni su 7…pè 7 notti 7 ore al giotno,pè 7 sacchi! Piantine nelle mani della banca affianco Squarta maestro delle serrature e delle bombe-carte.Alfa ’70 rubata scintillante,P38 calde come berndarde fra le mutande.Colti in flagrante,rapina + sequestro,dentro a Regina Coelio io non ci resisto!Quegli scalini la mia gavetta,la mia disdetta,un’altra sigaretta da fumare senza fretta.La Polizia me bracca,posti de blocco accelerando sblocco la cinta che mi stringono.Cascano e scendono colla mia P38 come vermi,mercenari,padroni e servi.Murizio Merli…è solo un lungometraggio io un cortometraggio…Rit.Inquesta sporca sparatoria tutto salta in aria,la storia degli sbirri è sentenza sommaria,La so a memoria,dalla strada con il branco,sperando di svoltare per uscire dall’asfalto…Destino bastardo…anche se sopravvivo, il tuo viso,il sorriso…ho già deciso: fino in fondo vado,o tutto o niente o niente o tutto me tengo stretto a sto’ malloppo e non lo mollo! Al baretto da pischello,furtarelli e spaccio la pistola in braccio;il resto è un fattaccio.Il Banco qui a Testaccio sarà il tuo campo santoe colla Roma bene… avrò sempre un conto aperto.nervi a fior di pelle,gente ribelle con in testa un obiettivo la tua faccia nel mirino!M’arimbarzi come proiettili sul giubotto niente Banda der muretto