Pinnacle ritorna: i rasta prima perseguitati ora rispettati in Giamaica
Con il sorgere di una vera e propria rivoluzione spirituale Rastafari, il governo si precipitò a formare una commissione per avere un rapporto sul quale prendere una posizione ufficiale. Il risultato fu nefasto per chi credeva nella nuova filosofia di vita Rastafari: vennero semplicemente associati a spacciatori o nullatenenti, nella maggior parte dei casi ad entrambi.
In seguito i Rasta sull’isola vennero perseguitati, e i primi a pagarne le conseguenze furono coloro che si erano radunati a Pinnacle. La prima comunità autosufficiente venne rasa al suolo più volte ma mai eliminata. Erano i primi anni ‘30, facendo un salto nel futuro ad oggi, ci poniamo la domanda: quanto è cambiata la considerazione dei dreadlocks sull’isola del reggae?
Il salto è lungo e atterriamo ai giorni nostri quando, nell’isola rinnega il suo passato, assistiamo ad una svolta legislativa. In prima fila c’è Bunny Wailer, leggenda vivente che è anche il principale fautore di quest’accordo che porterà alla depenalizzazione legale, all’uso spirituale per i Rasta e all’utilizzo medico e di ricerca della cannabis.
A pochi mesi da questa rivoluzione di pensiero arriva anche la notizia che Pinnacle è salva. Per assurdo sul terreno dov’era nata pendeva uno sfratto esecutivo. Anche qui l’occupazione prolungata dei Rasta sull’isola ha portato alla dichiarazione ufficiale e definitiva. Pinnacle verrà acquistata dal governo e ridata ai Rasta.
Solo oggi comprendiamo quanto questa rivoluzione sia stata pacifica ma profonda e radicale, attraverso la musica portatrice di messaggi universali.
a cura di reggaerevolution.it