Piemonte: la cannabis sarà disponibile in tutte le farmacie della Regione
Dopo la prima fase sperimentale, dove la cannabis era disponibile solo presso le farmacie ospedaliere, la regione Piemonte si appresta a dare il via libera per la distribuzione dei farmaci cannabinoidi in tutte le farmacie. Ad affermarlo è stato l’assessore regionale alla sanità, Antonio Saitta.
«Quanto emerso conferma la bontà della scelta che abbiamo adottato, quella di limitare a sei aree di patologie l’utilizzo della cannabis terapeutica, senza fughe in avanti – ha sottolineato l’assessore Saitta -. Gli studi scientifici infatti non sono sempre coincidenti. Anche per questo come Regione daremo un contributo per rafforzare le evidenze scientifiche a livello nazionale, con l’obiettivo di migliorare la conoscenza degli effetti delle terapie».
Saitta ha anche lamentato la mancanza di una legge quadro a livello nazionale: «Ritengo che su questi temi sia sempre più necessario rafforzare il ruolo dello Stato: non possiamo assistere a un’Italia a due velocità, con alcune regioni che fanno una legge e altre no. Serve una legislazione nazionale chiara, il federalismo sulla Cannabis non ha senso».
La cannabis terapeutica, secondo la legge 11/2015 approvata dal Piemonte è prescrivibile solo per alcune patologie e solo nel caso in cui il medico curante abbia riscontrato l’inefficacia di tutti i trattamenti standard. Si tratta quindi di un passo in avanti rispetto alle altre regioni italiane, ma ancora non sufficiente per garantire l’accesso alle cure a tutti i malati.
La cannabis terapeutica in Piemonte è prescrivibile per le seguenti patologie: dolore da sclerosi multipla; lesioni del midollo spinale resistente alle terapie convenzionali; dolore cronico il cui trattamento con antinfiammatori non steroidei o con farmaci cortisonici o oppioidi si sia rivelato inefficace; effetto ipotensivo nel glaucoma resistente alle terapie convenzionali; riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette; effetto anticinetosico e antiemetico nella nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per Hiv; stimolazione dell’appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell’appetito in pazienti oncologici o affetti da Aids e nell’anoressia nervosa che non rispondono ai trattamenti standard.