Perché misurare la pioggia?
Non vi è mai capitato di domandarvi “Ma quanto piove?!” affacciandovi alla finestra in una giornata di pioggia?
Per rispondere a questa domanda tre giovani ingegneri ambientali laureati presso il Politecnico di Torino hanno dato vita a una starup chiamata WaterView.
Basta una foto dell’evento atmosferico e un sofisticato algoritmo riesce a contare le gocce di pioggia presenti nel frame, a calcolarne la grandezza e la velocità. In qualsiasi parte del mondo vi troviate. In tempo reale.
Le applicazioni di questo progetto, già funzionante, spaziano dall’agricoltura all’ambito sportivo, dalla sicurezza stradale agli interventi delle task force durante calamità naturali o eventi di grossa portata.
Poter pianificare e ottimizzare irrigazioni e raccolti, aumentando le prestazioni delle coltivazioni diminuendo drasticamente gli sprechi. Organizzarsi prima e durante le competizioni sportive come ad esempio la MotoGP o la Formula1. Interessante è anche sapere per tempo se durante un viaggio incontrerai perturbazioni e di che entità, abbassando il rischio di incidenti, così come poter dare supporto a Vigili del Fuoco e Protezione Civile negli interventi per la salvaguardia di persone e cose.
Che sia pioggia, neve o grandine WaterView è il capostipite della rainvolution.
Qui un video.