Cannabis: 6 modi per massimizzarne gli effetti
Gli effetti psicoattivi sono ciò che attira la maggior parte dei fumatori di cannabis: ecco come massimizzarli
Quando fuma la cannabis a scopo ricreativo, la gran parte dei consumatori desidera ottenere il massimo dagli effetti psicoattivi che sprigiona questa pianta. Ecco allora per voi sei metodi per aumentare la potenza della marijuana, portandola così a sviluppare l’esperienza più intensa possibile per chi ne fa uso.
1) ASSUMERE OMEGA 3 POTENZIA GLI EFFETTI
Il famoso detto “esser sano come un pesce” vorrà pur dire qualcosa… in esso sono contenuti gli Omega 3: acidi grassi polinsaturi essenziali, molto utili per prevenire le malattie cardiovascolari e alcune malattie infiammatorie, che sono anche responsabili del corretto funzionamento di diversi processi che avvengono all’interno del nostro organismo.
Ma i vegetariani e i vegani saranno certo felici di sapere che non solo il pesce contiene questa sostanza, che è infatti contenuta in buone quantità anche nei semi di lino, nelle noci o nella soia secca. Tra questi processi vi è anche il funzionamento del sistema endocannabinoide, ovvero quello che interagisce con il THC ed il CBD. Un corretto funzionamento di tale sistema vi regalerà effetti molto piacevoli e rilassanti.
2) DECARBOSSILAZIONE DEI FIORI
Affinché il THC possa essere convertito dalla sua forma acida (THC-A) ed assimilato dal nostro organismo, il fiore ha bisogno di essere sottoposto ad elevate temperature. Nel caso del consumo per ingestione è necessario sottoporre le cime ad un trattamento di decarbossilazione (reazione molecolare innescata dal calore) in modo da consentire la conversione. Quando viene fumata, inutile dirlo, questo processo non è richiesto.
3) FARE PIÙ ESERCIZIO FISICO
“Mens sana in corpore sano” dicevano gli antichi. L’esercizio fisico, si sa, fa sempre bene. Uno studio del 2013, intitolato: “Exercise increases plasma THC concentrations in regular cannabis users” (L’esercizio fisico aumenta le concentrazioni plasmatiche di THC nei consumatori regolari di cannabis), condotto da alcuni ricercatori australiani ha scoperto che il THC immagazzinato nel grasso viene rilasciato nel flusso sanguigno durante l’esercizio cardiovascolare dei consumatori regolari di cannabis. Che sia un incentivo della natura per spingerci a mantenerci in forma?
4) INSERIRE IL MANGO NELLA PROPRIA DIETA
Il “migliore amico” della fattanza è proprio lui: il mango. In questo frutto esotico vi è infatti contenuto il mircene, un composto organico presente anche nella cannabis. Molti consumatori hanno riportato effetti più potenti e duraturi dopo aver mangiato manghi.
È possibile, infatti, che il mircene aiuti il THC a superare la barriera emato-encefalica in modo più efficiente, ottimizzando così i nostri recettori cannabinoidi. Gli studi scientifici sono però, nella migliore delle ipotesi, contraddittori e varie riviste scientifiche sostengono però che la teoria del mango sia solo un mito nato su Internet e tutto ciò che le persone sentono con il mango non sia altro che un conseguente effetto placebo. Sarà così? Una cosa è certa: il frutto del mango non vi farà certo male mangiarlo, nel dubbio!
5) CONCEDERSI DELLE PAUSE PER EFFETTI PIÙ DUREVOLI
Quando si dice che “il troppo stroppia”, è davvero così ed è così anche per la cannabis! Difatto sarebbe molto utile e consigliato fare delle pause periodiche per mantenere i corretti livelli di tolleranza che il nostro corpo ha verso la cannabis, altrimenti si potrebbe verificare una significativa diminuzione degli effetti. Fermarsi per un po’ vi permetterà anche di non cadere in possibili forme di dipendenza psicologica.
6) SCEGLIERE LA VARIETÀ ADATTA AL MOMENTO
Esistono un’infinità di varietà, ognuna con le proprie proprietà ed effetti. Le Indica hanno un effetto rilassante sul corpo, a livello sia fisico che mentale (consigliata nelle occasioni di relax) mentre le Sativa hanno un effetto più cerebrale, energetico e creativo (consigliate in contesti più ‘movimentati’). Chi preferisce mantenere la lucidità ha invece a disposizione varietà con solo CBD che risultano comunque capaci di rilassare, ma senza effetti psicotropi.