Chi guarderà questo film dopo aver letto tutto quello che si può leggere su Giulio Andreotti non dovrà aspettarsi di scoprire il tassello mancante alle sue ricostruzioni, ma compiacersi di capire (forse) qualcosa in più del lato “umano” dei politici che prima di tangentopoli (oggi è tutta un’altra cosa!?) giocavano “al potere” in Italia.
Per chi invece si aspetta semplicemente un bel film prevedo 15 minuti (i primi) inchiodati in apnea allo schermo! L’enigma di un uomo che ha rappresentato il potere in Italia per quasi cinquant’anni visto nelle sue varie sfaccettature, attraverso le carte dei processi e gli occhi di chi lo conosceva rivela al fine un uomo solo in balia delle proprie nevrosi. Che con la vita di Andreotti si potesse girare un film interessante non era certo in discussione, che potesse essere anche così audace ed avvincente era un sogno insperato, realizzato. Servillo è il divo.
