Ottopunti, il mio G8 di Genova – documentario
Timothy Ormezzano e il regista Danilo Monte ripercorrono le strade di Genova undici anni dopo il G8 del 2001. Timothy fu ingiustamente picchiato e incarcerato, una cicatrice sul volto glielo ricorda ancora ogni giorno. Da buon reporter trovò la forza di scrivere in un diario la kafkiana situazione vissuta in quei giorni, che oggi diventa una lucida testimonianza molto più efficace di tante immagini.
Danilo, anche lui a Genova come manifestante e amico di Timothy dai tempi dell’università, non subì violenze ma considera Genova uno spartiacque psicologico ancora vivido come una cicatrice in volto.
Insieme ad altri protagonisti di quelle vicende, Don Gallo, Giuliano e Haidi Giuliani, e in particolare il padre di Timothy, Giampaolo Ormezzano, i due ragazzi compiono un percorso di memoria e di speranza. Un dialogo sincero e diretto tra due amici e tra padre e figlio, per dare un senso alla delusione di una generazione intera.
Nel film si vedono i luoghi simbolo del G8 di Genova come appaiono oggi (senza utilizzare il materiale di repertorio video), mentre l’audio originale delle dirette di Radio Popolare tra il 19 e il 22 luglio 2001 ci racconta le tre giornate di manifestazioni. Durante quei giorni del 2001, Genova si era trasformata in un campo di battaglia.
La città aveva subito una trasformazione architettonica massiva e rapidissima: grate di ferro a difesa della zona rossa, container, militarizzazione.
Undici anni dopo le tracce di quella guerra non ci sono più.
Ma ad ogni incrocio, ad ogni palazzo, ad ogni marciapiede, urlano ancora le voci e i suoni di quei giorni.
Il film è distribuito da Distribuzioni dal basso, ed è scaricabile in file o ordinabile in dvd a questo link.