Ormone radicante fatto in casa
In moltissimi abbiamo ammirato qualche volta un bell’albero di Salice.
Il Salice è un albero dalla crescita molto veloce, con foglie decidue, tipico dell’emisfero nord e amante dei terreni umidi. Uno dei più noti appartenenti alla famiglia dei Salici è il Salice Piangente, bellissima pianta dai tipici rami cascanti, con foglie allungate che spesso presentano una faccia inferiore setosa o bianca.
La popolarità di questo albero è in buona parte dovuta alla sua versatilità: la corteccia è usata in medicina per il contenuto di salicina (da cui l’acido acetilsalicilico, ovvero il principio attivo dell’Aspirina) antinfiammatorio e analgesico. Il legno viene utilizzato per la costruzione di mobili, utensili ed impiallacciature, la fibra utilizzata per produrre cordami e carta; i rami vengono intrecciati per costruire cesti, nasse e vari oggetti (vimini).
Questo albero si produce facilmente da talea e sviluppandosi molto in fretta è ideale per la produzione di biomassa, scopo per cui è già largamente coltivato.
Ma quello che ci interessa principalmente è l’ormone presente nella corteccia, un naturale, biologico e validissimo aiuto per la radicazione di talee. Questo ormone è responsabile della incredibile capacità del Salice di mettere radici in quasi qualunque condizione. Anche pezzi di tronco in terreni umidi o rami semplicemente lasciati in ammollo radicano con facilità.
Come possiamo utilizzare il Salice per produrre un ormone radicante fai da te per le nostre talee?
Sfruttando la presenza di acido indolbutirrico e acido salicilico e preparando un bel ‘the di Salice’. Per prima cosa ovviamente bisogna individuare un bell’albero sano, appartenente alla famiglia dei Salici e recidere poi qualche ramo scegliendolo fra quelli in fase di crescita. Si riconoscono oltre che per la misura e la consistenza per il colore verde o giallo, a differenza dei vecchi rami marroni o grigi.
Eliminate le foglie (che costituiscono tra l’altro ottimo materiale da compostaggio) e tagliate i rami in pezzetti di un paio di centimetri di lunghezza.
A questo punto potete scegliere la via veloce e ricoprire il legno con acqua bollente da far riposare 12/24 ore, oppure scegliere la via lenta e utilizzare acqua fredda lasciando poi riposare per circa una settimana.
A questo punto il liquido va filtrato, versato in un bel barattolo a chiusura ermetica e riposto in frigo dove potrà essere conservato fino a due mesi. A questo proposito è utile apporre un’etichetta con la data tanto per essere sicuri di non sbagliare.
Per aiutare la radicazione delle talee potete usare l’acqua di Salice in diversi modi: utilizzandola per annaffiare le talee direttamente nel loro medium (un paio di volte dovrebbero essere sufficienti) oppure mettendo le talee in ammollo per qualche ora (meglio durante la notte) come fareste con dei fiori recisi in un vaso.
L’acido salicilico aiuterà ad evitare che i gambi marciscano (da qui l’uso di molti di mettere Aspirina nell’acqua dei fiori recisi per farli durare più a lungo).
Questa è una ricetta semplicissima e piuttosto valida, gratuita e biologica, che chiunque può utilizzare: non ha la stessa efficienza degli ormoni chimici ma vale la pena di tentare. Potete utilizzare l’acqua di Salice anche per irrigare le piantine giovani, come additivo per aiutare la radicazione.