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Ordine e caos nei quadri da meditazione di Lucio Lanzarotta

LL-1Lanzarotta immagina spazi e percorsi geometrici, li sintetizza nel computer e li materializza con le proprie mani con oli, acrilici, pietre, legni, argille, vetri e gessi. Mette nei suoi lavori arte e scienza, studia le simmetrie per creare quadri e oggetti da esplorare all’infinito.

Sviscera la tassellazione e la divisione regolare del piano di Escher fin da prima della sua laurea al Politecnico di Milano. Grazie agli scritti dello storico dell’arte Ernst Gombrich affina la sua sensibilità artistica sulla psicologia della percezione e l’uso dei pattern. Decompone i motivi ornamentali moreschi, quelli dell’Alhambra in Andalusia, o le decorazioni celtiche e le geometrie dell’arte astratta. Studia ripetizioni e variazioni, relazioni fra figure e sfondi con il loro effetto su occhio e cervello. Non è una pittura di simboli concettuali ma di percezioni visive e mentali, come la optical art con giochi, vibrazioni e ambiguità. La regola è dura, la linea è morbida. Fantasia e rigore si accompagnano nell’esplorazione di bellezze evidenti o nascoste negli ordini geometrici o nell’ordine dentro il caos.

Da decenni studia le regole della composizione eLL-BIUNITA' i modi di trasgredirle senza che queste regole se ne accorgano. Rompere una regola per Lanzarotta non è strappare la tela o colpire allo stomaco lo spettatore. È comprendere alla perfezione un metodo, un sistema di varianti o di metamorfosi da un elemento originale. Perché solo dopo aver compreso le possibili forme del sistema si è pronti a trasgredirlo o inventarne uno nuovo. Nei suoi quadri inventa regole per darsi vincoli, per mantenere un equilibrio dinamico che prima rassicura, poi muta o si spezza e spiazza lo spettatore.

Moduli e tasselli che fissano regole geometriche per soffermare l’osservatore, per stabilizzare l’occhio distratto su un motivo grafico. Quest’occhio ipnotizzato dalle opere di Lanzarotta ora può scoprire altri dieci motivi, forme, uomini o animali o piante o cristalli all’interno della stessa composizione. Il computer qui è una protesi che potenzia la capacità di concepire e disegnare infinite forme e varianti, ma poi la materia viene stesa o modellata dalla mano dell’uomo.

La serialità dei pattern e delle matrici di Lanzarotta non genera ripetizione ma composizioni complesse e in movimento, insieme astratte e figurative. In queste opere l’ordine non serve a costringere ma orienta. Non è fatto per limitare ma per liberare fantasie che l’osservatore non sapeva di avere. La regola definisce il dinamismo dell’opera e insieme i suoi punti fermi. Le sensazioni, dopo il primo impatto spiazzante, sono di serenità, sicurezza e piacere. Non certo regolarità monotone o banali.

Ci sono diversi livelli di lettura in questi lavori su forme nette e ambigue contemporaneamente. Forme da scoprire poco alla volta guardando la pittura come supporto a contemplazione e meditazione. L’occhio le percepisce e le gode facilmente, senza rendersi conto di quanto complessa sia stata la loro costruzione.

LL-Ipertubo2LL-Ipertubo1Ipertubo. Una composizione spaziale ottenuta dalla combinazione di un modulo 3D (un quarto di anello). La scultura è costituita da un percorso chiuso ed è inscrivibile in un cubo, quindi del tutto regolare. Ma è contemporaneamente irregolare perché è sempre diversa a seconda del punto da cui la si osserva.

 

LL-BipolareConflitto bipolare. Al contrario della maggior parte delle opere di Lanzarotta, in questo quadro non viene utilizzato un modulo. Esiste solo una linea unica che entra ed esce in alto e in basso in posizione simmetrica centrale per tracciare i volti e indicarne le parti, e tutti i bianchi diventano neri. Questa è l’animazione del “Conflitto bipolare” sul canale YouTube di Lanzarotta.

LL-ToposTopos 2 è il titolo dell’opera esposta nella vetrina della mostra personale in corso a Milano. È una composizione molto originale in cui un modulo si ripete accostandosi con diversi orientamenti. Il quadro è realizzato a olio su tavola con un gioco di ombre ambigue che aumenta la stimolazione visiva. Nell’espositore a sinistra si trovano pietre ollari incise a mano e sfere con motivi periodici.

“Il senso dell’ordine” è il titolo della nuova mostra personale di Lucio Lanzarotta. Le sue opere sono esposte a Milano fino al 12 ottobre 2015 alla Galleria degli Artisti in Via Nirone 1 (angolo corso Magenta).

 

Animazioni grafiche delle opere di Lanzarotta

iO

Exhibit – Milan, December 2011

Two snakes jewel

Four snakes

Smaller and smaller

Solid Paradox – Tribute to Reutersvärd

Hand made



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