Opere d’arte con cannabis ed estratti: il genio antiproibizionista di Sea162
C’è un’artista spagnolo che utilizza cannabis e derivati per creare le proprie opere d’arte. Ma non nel senso che le assume e poi dipinge: le cime e gli oli sono proprio la materia prima che utilizza per comporre ed esprimere la propria arte.
Grazie a lastre di vetro su cui vengono disposte cannabis ed estratti, riesce a creare sovrapposizioni, sfumature e mondi onirici evocativi che prendono forma quasi per magia.
Il suo nome è Sea162, è originario di Madrid e l’abbiamo raggiunto per capire meglio il senso del suo lavoro e come procede per la creazione dei suoi quadri.
Come hai iniziato a creare le tue opere con la cannabis?
Ho iniziato 4 anni fa quando un amico mi ha chiesto di decorare il suo Smoking Cannabis Club a Guadalajara. All’inizio l’idea era di dipingere le pareti, così ho pensato che potevamo fare qualcosa con la cannabis! Il mio amico ha iniziato a morire di risate e ha detto, ok!
Mi ha messo a disposizione diversi tipi di cannabis ed estratti, e ho iniziato a studiare come incollarli al vetro, il supporto che usavo solitamente per creare installazioni: ha funzionato molto bene.
Dopo questo primo lavoro, ho continuato a creare altre installazioni di questo tipo, una su ordinazione e altre tre per dei club di fumatori di Madrid. Di solito lavoro con questa tecnica su ordinazione, visto l’alto costo dei materiali.
Fumi cannabis mentre esegui questi lavori?
Ovviamente! Quando lavori con la cannabis come faccio io, tutte le dita sono coperte di resina: hai solo bisogno di toccare il tabacco con le dita, per avere il miglior joint che abbia mai fumato.
Sei un sostenitore della legalizzazione della cannabis?
Assolutamente, è una pianta sacra con un sacco di buone proprietà per la salute, la medicina e altre cose come il passare un po’ di tempo in modo piacevole con i propri amici. Secondo la mia opinione personale è importante legalizzarla e offrire informazioni sulle sue proprietà a tutte le persone.
Ci sono persone che ti chiedono se è possibile fumare i tuoi quadri?
Sì, un sacco di volte! E a furia di pensarci mi è anche venuta un’idea per farlo: c’è qualcuno che vuole ordinarmi un lavoro di questo tipo? (Ride, di gusto, ndr)
Quanta cannabis usi per un dipinto?
Dipende dalla composizione, dall’installazione e dall’idea iniziale. Nell’ultimo lavoro, Cannabis Lupus, ho usato 70 grammi di erba, 70 grammi di hashish e circa 100 grammi di cannabis per fare l’olio necessario.
Scegli delle genetiche in particolare?
Per il mio lavoro la cannabis migliore sarebbe quella selvatica, cresciuta in outdoor e con piccole cime, ma le persone che mi commissionano il lavoro mi chiedono di farlo con l’erba migliore che hanno, e quindi fiori gradi e aromi migliori, anche se per me è più complicato.
Qual è il prezzo di una tua opera?
Spendo molti per materiali, ma in genere dipende dall’idea. Se qualcuno vuole un’opera d’arte realizzata con cannabis di Sea162 mi scriva pure e gli manderò il budget necessario: io adoro lavorare con la cannabis.
Hai mai avuto problemi legali? E cosa succederà se dovrai spostare le tue opere o ad esempio nel caso di un’esposizione?
Di solito lavoro nei club fumatori per creare le opere ed è uno spazio legale per avere e “giocare” con questo tipo di materiale naturale. Una delle cose più importanti in questo tipo di lavoro è questa domanda: se sei in possesso di questa pianta senza l’intenzione di consumarla, è illegale? Perché non posso usare questa pianta per creare arte? Perché la cannabis è illegale mentre il tabacco e l’alcol sono legali? Perché posso usare prodotti chimici per dipingere e non posso usare una pianta?
Il mio lavoro riflette questo tipo di domande: abbiamo bisogno di cambiare la nostra mentalità sulla cannabis e altre piante sacre come l’ayahuasca.