Opera Campi: i giovani innovatori italiani che lavorano la canapa tessile
Un gruppo di giovani che guarda al futuro puntando sul materiale sostenibile per eccellenza, la canapa. Materiale che hanno scoperto grazie ad un vecchio rotolo di canapa tessile del 1700 che hanno ritrovato e che ha permesso loro di immaginare un futuro prossimo in cui questo tessuto potesse tornare protagonista della nostra economia e della nostra quotidianità.
Parliamo di Opera Campi, azienda di Parma guidata dal giovane Alberto Ziveri, che è tornata con un nuovo progetto, molto interessante.
Tutto è iniziato nel 2016 andando oltre il fatto che ancora oggi non ci siano produzioni di canapa tessile italiana. Per superare il problema l’hanno importata da alcune produzioni europee sperimentali, inventando poi dei passaggi per la lavorazione del tessuto che potessero donare morbidezza al tessuto naturale e resistente per eccellenza.
Il frutto di quegli anni di lavoro e studio arrivò nel 2017 quando avviarono con successo una campagna di raccolta fondi online, iniziando a produrre il Giacchetto in canapa, oltre a sciarpe, pantaloni e maglioni.
Ma non si sono accontentati e oggi tornano a proporre il prodotto della loro nuova ricerca, iniziata per donare il massimo della traspirabilità e dell’elasticità a questo tessuto senza tempo. E’ così che è nato H-EMP, un tessuto costituito da canapa al 92% e per il restante 8% da lycra, che ne garantisce elasticità e performance.
“L’analista del laboratorio ci ha detto che non ha mai visto un tessuto così traspirante, nonostante le centinaia di prodotti analizzati tra quelli sintetici e naturali. E’ un tessuto in grado di non far sudare perché l’umidità prodotta dal corpo passa immediatamente al di là del tessuto e non rimane intrappolata.” Secondo Ziveri le caratteristiche principali del prodotto finale sono innanzitutto la grande capacità di lasciare traspirare l’umidità senza far sudare chi lo indossa. Inoltre “il tessuto ha una grande abilità nel fare in modo che il calore venga mantenuto se fa freddo ed eliminato, rinfrescando, quando c’è caldo”.
Non solo, perché le analisi “hanno confermato la grande resistenza alla trazione, che ne fa un tessuto molto resistente e una grande elasticità, al contrario della canapa tradizionale, eliminando anche le pieghe classiche che la canapa crea. Sembra futuristico rispetto alla canapa tessile tradizionale”.
Il prodotto è innovativo, con alti costi di produzione che si riflettono inevitabilmente sul prodotto finale. “A noi sommato tutto il giacchetto costa 180 euro e su Kickstarter lo stiamo proponendo a 170 per dimostrare che vogliamo produrre e far conoscere la nostra creazione”.
Proprio oggi la campagna di crowdfunding ha raggiunto (e superato) l’obiettivo: ora, oltre a giacca e pantaloni, i ragazzi hanno intenzione di iniziare a produrre anche delle t-shirt. Il nostro consiglio è quello di sostenere questi ragazzi per la genuinità e la qualità del prodotto, sperando che la prossima linea di abiti possa essere prodotta con canapa tessile italiana.