Oltre il 2012
C’era una volta il Capodanno. La voglia di mettersi un vestito da fiaba, di truccarsi con glitter e brillantini, di ballare fino all’alba e anche oltre. E poi provare quello strano piacere di sentire la testa appesantita da una nebbia di alcool e sonno. Ma io questa volta passo. Punto tutto sull’anno prossimo quando, scampato il pericolo del game over annunciato dai maya, ci proietteremo con forza su una nuova era. Per allora sogno di essere a piedi nudi sulla sabbia in un’isola in mezzo all’oceano, accanto alle persone che amo di più. Oggi, invece, non mi va di organizzare niente di speciale, né di sforzarmi di ridere. Sarà che la fine dell’anno è tempo di bilanci e tutti ci ritroviamo a riflettere e pensare. Sarà che c’è crisi, sarà che c’è chi ha perso il lavoro e chi ancora non l’ha trovato, sarà che la nuova manovra non prospetta un futuro roseo. Ma tant’è. A mezzanotte potrò brindare idealmente con ciascuno di voi. Vorrei essere capace di parlare direttamente al cuore di tutti, per augurarvi un 2012 ricco di felicità. Che sia una marcia di avvicinamento ad una nuova epoca davvero emozionante.
E la tanto preannunciata fine del mondo? Maddai! La fine del mondo: per quanti ogni giorno arriva la fine del mondo? E lo stesso vale per animali e vegetali. Perfino una grossa delusione è una temporanea fine del mondo. Io penso che a nessuno sia concesso di sapere in anticipo quando le tenebre dovrebbero oscurarci. Molte profezie hanno indicato gli anni che conducono al Solstizio d’Inverno del 2012 un periodo di caos e confusione. E se apro i giornali o accendo la tv, credo che quello che stiamo vivendo da diversi anni è davvero un periodo d’incertezza, che richiede cambiamenti e inversioni di rotta. Attualmente la società ha quasi totalmente perso i veri valori della vita e ce ne stiamo accorgendo perché stiamo toccando il fondo. Mi piace pensare che il 2013 segnerà l’alba di una nuova era nel progresso e nell’evoluzione umana. Eppure credo che come al sorgere di un nuovo giorno, questa transizione ad una nuova era apparirà graduale, non improvvisa, a coloro che l’attraverseranno. A noi tutti. Tuttavia, quando le future generazioni guarderanno indietro, il 2012 sarà visto come un punto cardine attorno al quale l’umanità avrà girato, per dirigersi verso una direzione del tutto diversa.
Il futuro non è scritto. Le realtà sono coesistenti. Ciò che scegliamo oggi, nel presente influenzerà il nostro futuro. Tutti i possibili futuri già esistono, spetta a noi scegliere di richiamare una dimensione a venire piuttosto che un’altra. Per questo vi dico: non abbiate paura di lottare per le cose in cui credete. Solo i cretini non sanno sperare. Interrogatevi sul senso della vita, in cerca della vostra anima. Se serve siate audaci, ribelli, anche sfacciati. Ma non abbiate paura. La paura immotivata immobilizza ed invece dovremmo pensare ad un auspicabile fine del mondo per farne nascere uno migliore, meno inquinato in tutti i sensi e più degno di essere vissuto. Ci stiamo facendo dominare dall’inutilità e dalle paure, di conseguenza “il Re del mondo ci tiene prigioniero il Cuore”. Il segreto consiste in una totale apertura del Cuore. Non dobbiamo più permettere all’amore e alla compassione di abdicare il proprio diritto di regnare sereno nei nostri cuori. Come disse Franco Battiato “più tutto diventa inutile e più credi che sia vero”.
Silvia Crema