Olio da cucina esausto: da rifiuto dannoso a biocarburante green
A Lisbona la principale compagnia di autobus ha convertito un’intera flotta da diesel a biodiesel ricavato dall’olio da cucina esausto. Nato da un’iniziativa congiunta tra le società Carris e Prio, il progetto “Powered by Biodiesel” ha preso il via nella Capitale lo scorso luglio.
Se gettato nello scarico, nei corsi d’acqua o in mare, l’olio da cucina esausto rappresenta una grave minaccia ambientale: galleggiando sulla superficie dell’acqua, impedisce il normale scambio di ossigeno con l’esterno e un solo litro può rendere non potabile fino a 1 milione di litri d’acqua. Al contrario, se correttamente recuperato e riutilizzato, esso può rivelarsi una preziosa risorsa, sia in termini ambientali che economici.
L’iniziativa portata avanti nella capitale portoghese è solo un’ulteriore conferma dell’approccio circolare in ambito degli oli esausti.
Con questo progetto, Carris è stata in grado di sostituire immediatamente l’uso di combustibili fossili senza costi di capitale aggiuntivi, poiché gli autobus sono gli stessi e non hanno avuto bisogno di adattamenti, ha detto Proenca. Quest’anno il governo portoghese ha stabilito un aumento obbligatorio dell’uso di biocarburanti dal 7% al 10%.