Oli titolati: un’arma in più per i pazienti
A fine 2021 è iniziata la distribuzione in farmacia del primo estratto oleoso registrato creato da Farmalabor
Alcune felici novità sono apparse per chi necessita di curarsi con la cannabis terapeutica.
L’associazione tra due aziende, Farmalabor ed Emmac, ha portato alla produzione e registrazione del primo estratto oleoso di cannabis terapeutica.
Il primo settembre 2021 è stata approvata da AIFA, con determina 142-2021, la produzione di olio magistrale composta da estratto di cannabis titolato al 15% di THC in olio MCT (olio di trigliceridi a catena media) e da fine anno è iniziata la distribuzione presso le farmacie.
È questa una importante notizia, perché finalmente si apre una nuova strada per garantire la fornitura ai pazienti che necessitano di cannabis terapeutica. Sono anni che denunciamo come le persone ammalate, che necessitano di cannabis terapeutica per curarsi, siano considerate “ammalati di serie B”, perché si trovano spesso, durante l’anno, a dover sospendere la terapia per mancanza di prodotto o a dover cercare in giro per l’Italia una farmacia che sappia preparare la terapia come prescritta dal medico. Questo, recentemente approvato da AIFA, è il primo prodotto, ma a breve certamente ne avremo altri titolati a diverse percentuali di cannabinoidi.
OLI TITOLATI: PERCHÉ È UN IMPORTANTE PASSO AVANTI?
Primo – ad oggi la produzione di olio di cannabis è possibile solamente da farmacie dotate di laboratorio galenico, attraverso procedure burocratiche complesse e dotazione tecnologica adeguata. Ovviamente questi vincoli hanno impedito uno sviluppo capillare di produttori galenici, costringendo i pazienti alla ricerca di farmacie su tutto il territorio nazionale, in grado di fornire loro la terapia in modo coretto. A breve, grazie alla determina 142/2021 dell’AIFA, anche farmacie galeniche meno specializzate potranno eseguire la preparazione delle terapie a base di olio di cannabis, perché il farmacista dovrà solamente diluire un prodotto standardizzato già pronto.
Secondo – avere un prodotto “industriale” significa che non ci sarà più in futuro la mancanza di terapia disponibile per il paziente. Sarà l’industria farmaceutica produttrice che dovrà garantire la continuità delle forniture alle farmacie.
Terzo – l’azienda che produce questi oli ad alta concentrazione (in futuro non troppo lontano ci saranno più aziende a produrre questi oli a titolo definito, con i vantaggi che dalla concorrenza ne deriveranno per gli ammalati) inizierà una informazione capillare presso i medici, come già avviene per altri prodotti terapeutici, aumentando così la conoscenza dei prodotti a base di cannabis medicale. Saranno certamente organizzati momenti di approfondimento e di divulgazione, oltre che veri e propri corsi ECM di formazione medica.
Quindi in sintesi avremo a disposizione preparazioni galeniche magistrali a dosaggio personalizzato, mediante semplice diluizione di olio ad alta concentrazione, per giungere alla percentuale di cannabinoidi necessaria ai nostri pazienti.
Possiamo definire questo primo passo, una vera e propria rivoluzione a vantaggio delle persone ammalate perché finalmente, come per gli altri farmaci, dovrebbe essere garantita la continuità di terapia con olio di cannabis e la possibilità di reperirlo anche presso le farmacie vicino a casa.
A cura di Clinn
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