Nuovo studio: dopo la legalizzazione della cannabis la polizia risolve più crimini violenti
L’efficenza della polizia migliora dopo la legalizzazione della cannabis e il risultato è che vengono risolti più crimini violenti. “La legalizzazione può contribuire a creare un ambiente che influisce positivamente sulle prestazioni degli agenti di polizia nella risoluzione di crimini gravi”, lo sottolinea un nuovo studio scientifico pubblicato su The International Journal of Drug Policy, che prende come modelli di riferimento diversi Stati degli U.S.A. con leggi diverse sulle droghe.
Con la legalizzazione della cannabis vengono risolti più crimini violenti
I ricercatori dell’Università dello Utah hanno esaminato i tassi di diffusione sulla criminalità in Oregon ed altri Stati prima e dopo la legalizzazione della cannabis. Il tasso di risoluzione dei crimini violenti rappresenta la proporzione tra i crimini violenti risolti – vale a dire quando viene effettuato un arresto e vengono formulate le accuse – rispetto a tutti i crimini violenti che vengono segnalati alla polizia. I ricercatori hanno trovato “aumenti significativi nel tasso di risoluzione per i crimini violenti complessivi e per l’aggressione aggravata nelle contee dell’Oregon rispetto a quelle degli stati non legalizzati dopo la legalizzazione”.
Dati in linea con le ricerche precedenti
Questo nuovo studio non fa altro che confermare un precedente lavoro svolto da ricercatori indipendenti della Washington State University nel 2018 di cui vi avevamo raccontato in passato, e nel quale i ricercatori avevano sottolineato che: “I nostri risultati suggeriscono che la legalizzazione della marijuana ha influenzato i risultati della polizia in modo positivo”. I tassi dei crimini risolti “sono cresciuti più in Colorado che nel resto del paese per tutti i tipi di reato, ad eccezione del furto aggravato e del furto di autoveicoli, e allo stesso modo sono aumentati a Washington rispetto al resto del paese per crimini violenti e furti”.
l’Organizzazione nazionale statunitense per la riforma delle leggi sulla marijuana (NORML) ha notato che i risultati sono in linea con un ulteriore studio del 2019 incentrato sullo stato di Washington e sul Colorado, che hanno legalizzato la cannabis nel 2012. Questo studio, pubblicato sulla rivista Police Quarterly, ha scoperto che i tassi efficenza delle forse dell’ordine sono migliorati “significativamente” in entrambe le giurisdizioni anni dopo la legalizzazione.
“Le prove attuali suggeriscono che la legalizzazione ha prodotto alcuni benefici dimostrabili e persistenti nei tassi di efficenza delle forze dell’ordine, benefici che riteniamo siano associati alla previsione dei sostenitori della delle proposte pro-cannabis, secondo cui la legalizzazione influenzerebbe positivamente le prestazioni della polizia, liberandola da una mole inutile di vecchi reati riguardanti il semplice possesso di cannabis”, hanno concluso i ricercatori.
Secondo Il vicedirettore della NORML Paul Armentano, queste conclusioni riaffermano l’idea che gli stati possono regolamentare in modo sensato l’uso e la vendita di cannabis, in un modo che non abbia un impatto negativo sulla sicurezza pubblica. Inoltre, in alcuni casi, la legalizzazione può contribuire a creare un ambiente che influisce positivamente sulle prestazioni degli agenti di polizia nella risoluzione di crimini gravi.