Non solo hi-tech: ecovillaggi crescono
Per le nostre sfide con il futuro, non abbiamo solo bisogno di nuove idee e tecnologie, ma anche di non perdere memoria o riscoprire quegli strumenti che in passato hanno portato benefici al genere umano sotto diversi aspetti.
Partiti decenni fa come semplici e sporadici esperimenti sociali, gli ecovillaggi (guarda la lista di quelli presenti in Italia) stanno oggi diventando in tutto il mondo espressione reale di un futuro alternativo possibile, basato sui principi della coesistenza, della consapevolezza e delle scelte etiche ed ecologiche.
Sempre più sono i progetti di community interessate a vivere rispettando l’ambiente, condividendo un percorso olistico e privilegiando un’alimentazione biologica, senza per questo vivere in vecchi ruderi isolandosi dal mondo e bannando la tecnologia dalla propria vita. Si tratta piuttosto di rifiutare di esserne travolti e di farne un uso consapevole, mentre si ricerca l’armonia con la natura in una visione di mondo partecipativa e cooperativa ad impatto ambientale minimo. Un esempio in grado di traghettare l’immagine dell’ecovillaggio nel futuro è senza dubbio Villaggio Munay Paradise (munayfundacioncanaria.com), ma ciascuno navigando nel web può trovare quello più adatto per sé. In Italia c’è una associazione, Rive, che li riunisce a cui rivolgersi per informazioni (ecovillaggi.it).
In una società profondamente individualistica, l’idea di vivere insieme condividendo professionalità, esperienze, affetti, risorse economiche e intellettuali può rappresentare una svolta sociale e personale. Sotto tutti i punti di vista una rivoluzione.