No country for old men (Non è un paese per vecchi) – Fratelli Cohen
Innanzitutto è d’obbligo una premessa: chiunque consideri la candidatura agli oscar e la vittoria di una o più statuette come un pessimo biglietto da visita (io, per esempio) dovrà convenire, una volta visto questo capolavoro, che quelli dell’ Academy si sono sbagliati. Questo non vuole assolutamente dire che sicuramente vi piacerà, anzi molti rimarranno con l’amaro in bocca, o più precisamente con un senso di nausea, perchè questo film è un perfetto e magico pugno in pancia. Tutte le regole del découpage classico sembrano rispettate per essere poi evidenziate come costruzioni fittizie del momento in cui, immancabilmente, vengono disattese. L’istinto naturale di cercare di prevedere l’evolversi della vicenda, che spesso ci fa sentire così perspicaci qualora indoviniamo dove il regista ci vuole portare, verrà letteralmente calpestato.
Vorrei raccontarvi la trama ma una vera trama non c’è: ci sono i soldi, c’è un omicida psicopatico, c’è un uomo che vuole salvare la vita sua e di sua moglie, uno sceriffo che non usa la pistola ed il vero protagonista, il caso… talmente spinto all’eccesso da sembrar quasi la vita.
a cura di Giampaolo Berti