AntiproibizionismoHigh times

Ultimi aggiornamenti da Rick Simpson

L'attivista canadese, ex produttore e dispensatore dell'olio RSO, offre ai suoi sostenitori gli ultimi aggiornamenti dopo un lungo periodo di silenzio

Era un po’ che non vi davamo più notizie su quella sorta di personaggio mitologico che risponde al nome di Rick Simpson. Perché da quel suo ictus nel maggio 2018 non se ne sapeva quasi più nulla.

Ma per molte persone Rick Simpson continua ad essere un eroe, per via del suo attivismo nel campo della cannabis terapeutica, ma soprattutto per aver fatto conoscere il suo metodo di estrazione dell’olio dalla cannabis, noto anche come Rick Simpson Oil (RSO) e per averlo prodotto e distribuito alle persone che ne avevano bisogno, gratuitamente.

Si tratta di un olio “full spectrum”, ovvero con THC elevato, terpeni, flavonoidi e tutto ciò che di efficace può offrire la pianta per la salute dell’uomo (e degli animali) e che dal 2003, in altre parole da quando Rick Simpson ha cominciato a distribuire l’ormai famoso RSO, non ha smesso di produrre testimonianze di pazienti, specialmente tumorali, ma non solo, che sono riusciti a risolvere i loro problemi di salute, anche nei casi più disperati.

RICK SIMPSON ROMPE IL LUNGO SILENZIO

L’attivismo di questo ex ingegnere canadese per alleviare il dolore e le sofferenze delle persone attorno a lui, testimoniato nel famoso documentario Run from the cure (disponibile su YouTube anche con sottotitoli in italiano) gli è però costato molto in termini di problemi con la giustizia e con le istituzioni del Canada, il suo Paese natale, e in rapporto con altri Paesi.

Primo piano Rick SimpsonLa scorsa settimana, ha caricato un video, in cui fornisce un aggiornamento sui suoi progressi dopo l’ictus e varie altre informazioni. Di seguito i punti salienti del suo messaggio, tradotti dall’autrice dell’articolo.

Nel videomessaggio ai sostenitori e quanti volessero avere nuove su di lui esprime innazitutto la sua gratitudine per quanti hanno voluto contribuire alla sua campagna di crowdfunding e/o comprando i suoi libri (diponibili, per ora, solo in inglese, spagnolo e tedesco) per sostenere le sue spese mediche riabilitative dopo l’ictus del 2018, dichiarato pubblicamente però solo nel 2020, quando abbiamo scritto per voi questo articolo.

UN MUCCHIO DI NOTIZIE FASULLE SUL SUO CONTO

In secondo luogo desiderava smentire le numerose notizie fasulle sulla sua morte, una di queste, presumibilmente proveniente dall’Irlanda riportava la sua morte, ironia della sorte, proprio per cancro; un’altra che lo dava per deceduto già nel 2014 proveniva dal Cile e pare che di notizie del genere sia pieno il web.

Voleva inoltre informare chi ancora non ne sia al corrente del fatto che da alcuni anni ha lasciato il Nuovo per il Vecchio continente e risiede più precisamente nella capitale croata, Zagabria. Anche su dove risieda Rick Simpson sono circolate voci totalmente prive di fondamento, tra cui quella  raccontata ad una signora statunitense che lo ha contattato recentemente dopo che qualcuno l’aveva informata del fatto che Simpson vivrebbe in Florida, dove terrebbe diverse conferenze.

Ma R. Simpson dice di non aver mai tenuto conferenze negli Stati Uniti e addirittura che l’ultima volta che mise piede negli USA fu intorno al 1970, “appena” 52 anni fa!

Una cosa molto importante che Rick Simpson teneva a far sapere è che negli ultimi anni ci sono molte persone che vendono olio utilizzando il suo nome: chiamandolo appunto “RSO”, ma non si tratta di RSO. Il vero olio di Rick Simpson è prodotto dalle infiorescenze di potenti ceppi di cannabis indica. Questo è ciò di cui è fatto il vero olio e non ha nulla o molto poco a che fare con l’olio di CBD.

Ciononostante molte persone usano questi escamotages per vendere i loro prodotti, quindi lui tiene ad avvertire il pubblico di stare molto attento e non sprecare i propri soldi comprando oli di dubbia fattura e provenienza.

IL DIRITTO DI CURARSI COME SI VUOLE

Inoltre, per mezzo del videomessaggio sottolinea un’altra cosa molto importante: il fatto di non poter fornire olio da sé, in quanto in Croazia non è ancora permesso coltivare le proprie piante, anche se questo potrebbe cambiare presto: “Molti Paesi stanno legalizzando la cannabis e per uso medico c’è un disperato bisogno, quindi tutto ciò che possiamo fare è aspettare che i Governi cambino idea sulla questione.

Abbiamo bisogno di questa pianta e ne abbiamo un disperato bisogno. Tanta gente sta soffrendo inultilmente senza neppure una valida motivazione, mentre questa pianta potrebbe fare così tanto per così tante persone”, dice Rick Simpson nel video.

Aggiunge: “Devo ancora riprendendermi del tutto dall’ictus del 2018: è stato un processo lungo, lento e molto costoso, con fisioterapia e tutto. Ma sto lentamente migliorando e spero di tornare alla normalità nel prossimo futuro”.

Tra le ultime battute, parla delle sue presunte fortune e del fatto che non è affiliato a nessuna azienda produttrice di oli di cannabis: “La maggior parte delle persone nel mondo conosce il mio nome e pensa che io sia un uomo ricco, ci sono altre voci secondo cui io vivrei su un’isola privata qui in Croazia. Non è così: vivo in un appartamento qui a Zagabria, nella capitale.”

L’attivista canadese termina il videomessaggio con queste parole: “Non sono affiliato a nessuna ONG o azienda che produce gli estratti. Spero un giorno non lontano di poterli produrre di nuovo io stesso e di renderli ampiamente disponibili a un prezzo ragionevole. Il costo che le persone attualmente devono sostenere per gli oli di cannabis è scandaloso. Se si coltivasse la pianta su larga scala, si potrebbe produrla a costi molto bassi e questo è ciò di cui questo mondo avrebbe bisogno: una medicina che funzioni.

Dalla redazione di Dolce Vita non può che partire un accorato ringraziamento e il più sincero augurio di una pronta e totale guarigione a quest’uomo che tanto ha fatto per veder riconosciuto il diritto di ciascuno di noi di decidere come curarsi.

Leggi anche: Tecniche di estrazione della cannabis.



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