New York City Diesel: report di coltivazione biologica
Prima di tutto, vorrei fare un saluto a tutti gli appassionati di coltivazione e ai lettori di Dolce Vita; un ringraziamento speciale va alla redazione che mi ha offerto lo spazio per mostrarvi e condividere con voi il report del mio nuovo ciclo. Lo strain utilizzato in questo ciclo sono cloni di NYC DIESEL; la passione e lo spirito mi sono stati trasmessi nel corso degli anni da enjoint.com, overgrow.it e naturalmente da questa splendida rivista per la quale sono onorato di scrivere proprio perché vi prendono parte anche i massimi esponenti di questo meraviglioso mondo chiamato Canapa. Veniamo ora al dunque, passando alla descrizione del ciclo.
STANZA DI COLTIVAZIONE
Dimensioni: 300cm x 210 cm
Pareti: assi legno 4x4x 210 cm_materiale coibentazione Rockwool 60×8 cm + cartone plastificato unito al legno per mezzo di puntatrice + antidetection foil C3.
Pavimento: moquette + telo plastificato per stagni artificiali + tappeto assorbente.
Illuminazione: ballast 4 x 600 watt Hps – bulbo Sunmaster deluxe Aria: Out 2500 mq/ora – In 1000/mq ora (optional) entrambi cassonati, filtrati e silenziati.
Ingresso aria – 22 cm – Uscita aria 25 cm (sicuramente da ingrandire entrambi al prossimo ciclo!!)
MATERIALE DA COLTIVAZIONE
Terriccio: Gold Label custom mix
Vasi: Pandora’s Pot 3 Litri + 15 litri
Fertilizzanti: Biomagno Crescita, Fioritura, Attivatore, Stimolatore fioritura, Micosat TH
Difesa: Biomagno Neem, Silicato di sodio.
Acqua: Vasca 150 litri + Pompa per pozzi + doccia telescopica (la uso solo i primi 15 gg)
CICLO
Una volta che ho reperito i cloni (circa 140) ho provveduto a sistemarli in dei vasetti provvisori da 1\2 litro. Per acclimatarli sotto la luce diretta ho usato dei neon, in un angolo dove potevo mantenere una maggiore umidità per mezzo di uno spruzzino. Questo solo per i primissimi giorni da quando sono usciti fuori dalle serrette dove hanno radicato.
Dopo questa fase ho predisposto la stanza come sopra descritto e ho sistemato i cloni in vasi pieghevoli Pandora’s pot da 3 litri utilizzando per tutti i cloni solo due lampade da 600W in circa due metri quadri. Le irrigazioni in questa prima fase si sono susseguite per quasi tutti i giorni, viste le alte temperature e utilizzavo circa 100\150 ml per pianta.
In questi primi 10 giorni ho operato come segue:
– Trapianto ed irrigazione con micosat TH (in quanto il terriccio è già precedentemente fertilizzato)
– Irrigazioni ripetute ogni due giorni o ogniqualvolta il peso del vasetto lo richiedeva.
– Potatura apicale per creare almeno 4 rami per ogni clone.
– Soluzione spray di neem e silicato di sodio ogni 4 gg.
– Scelta delle 120 piante migliori destinate alla fioritura.
Al giorno 15 di vegetativa circa ho deciso che era il momento di travasare le 120 piante prescelte per omogeneità nella forma e statura, in vasi Pandora’s pot da 15 litri. Inizialmente avevo pensato di potere infilare solo 25 piante per lampada ma grazie alla perfetta coesione dei lati dei vasi che ho utilizzato sono riuscito a mettere precisamente 5 piante in più per lampada.
Per i primi 10 \15 gg di fioritura non ho utilizzato null’altro che una irrigazione con il micosat Th per mantenere vitale e prolungato l’effetto delle micorrize e la protezione dei trichoderma in dosi di 1 grammo per litro di soluzione, ed in totale per 120 piante irrigavo in questa fase con 75/80 litri di acqua per usando la doccetta telescopica.
A questo punto come potete vedere nelle foto, (pag. Precedente) sono entrato nella fase di fioritura ed ho predisposto una rete di sostegno per tutta la superficie della stanza, ad un altezza consona a mantenere in piedi le cime che si formano nel corso della fioritura.
Da qui in poi è cambiato il metodo di irrigazione e sono iniziate le fertilizzazioni vere e proprie, seguendo lo schema proposto dalla compagnia che produce il fertilizzante.
Ecco lo schema delle fertilizzazioni (a mio avviso il più semplice ed efficace che abbia mai provato, e poi c’è dentro tutto e non devo usare mille flaconi come una volta quando impazzivo):
FERTILIZZAZIONI
Fertilizzante base:
– 1 ml al litro di Biomagno fioritura ogni settimana
Attivatore microorganismi benefici
– 1 ml al litro di Biomagno attivatore ogni due settimane fino a metà fioritura
Stimolatore:
– 0,5 ml per litro di Biomagno stimolatore fioritura alla terza settimana di fioritura
– 1 ml per litro di Biomagno stimolatore fioritura alla quinta settimana di fioritura
Il tutto senza controllare né il pH né tantomeno l’EC della soluzione.
IRRIGAZIONI
Per irrigare ho predisposto sul fondo della stanza un telo impermeabile nel quale verso per mezzo di una pompa e un tubo la soluzione per allagamento che poi viene assorbita dal fondo dei vasi precedentemente forati sugli angoli per permettere una maggiore capillarità.
Durante le due prime settimane il fabbisogno era circa di 90 litri ogni due gg.,per passare poi a 100 litri ogni due giorni fino alla fine della fioritura. Il consiglio che mi sento comunque di dare, se utilizzate questo metodo, è di considerare sempre il peso del vaso prima di annaffiare.
A seguire le foto delle varie fasi della fioritura:
RACCOLTO FINALE
1,3 g per Watt utilizzato.
Un saluto a tutti, ai prossimi reports!!!! E un abbraccio simbolico dal vostro “Porcino di Bosco”.