Nero lucido #15
Un caro saluto a tutti i fedelissimi che, anche con i tempi che corrono, non rinunciano a seguire uno stile di vita libero ed alternativo. Questo articolo non l’ho voluto dedicare a nessuno di particolare, in quanto ho preferito parlare di una situazione che merita sicuramente l’attenzione di tutti. Era ormai quasi un’ora che giravo tra le campagne attorno Rovigo… Le informazioni erano poche e frammentarie. Si mormorava di una chiesa sconsacrata, di un’abbazia abbandonata… insomma di un posto senz’altro dall’aria misteriosa, sacrilega e blasfema. Un posto a cui non tutti erano invitati, solo i più fedeli discepoli hanno ricevuto le informazioni necessarie per arrivare al DECADENCE EXTRA DATE.
Questo “pellegrinaggio” era già iniziato con un sinistro presagio, la località indicata per l’evento non risultava sul GPS, indice che stavo veramente andando in un posto dimenticato da Dio. Quando ormai cominciavo a perdere le speranze, venni risollevato nel vedere un drappello di gente avvolta in pvc e borchie, davanti ad un posto dall’area sinistra… Finalmente ero arrivato! Mi avevano avvisato che sarei rimasto a bocca aperta e devo ammettere che non si sono minimamente sbagliati. Il locale era stupefacente, una perfetta fusione tra una chiesa in vecchio stile gotico ed una discoteca. Un rifugio per anime dannate dove lasciarsi travolgere dall’estasi e dalla lussuria. La venue è sviluppata su tre livelli: il primo oltre a ospitare il dancefloor è caratterizzato da un’insieme di corridoi e antri oscuri decorati da candele e statue di gargoiles. Tutto questo è sovrastato dalla console del Dj che, al secondo piano, fronteggia un vero e gigantesco organo il quale, assieme a tutti i confessionali in legno, ai crocefissi, i candelabri e ai quadri contribuisce a creare un’ambientazione del tutto unica.
Per i più capricciosi, inoltre, non poteva mancare anche una play room, all’ultimo piano, accessoriata con gogne, inginocchiatoi, panche, croci, catene ed ogni altro tipo di strumento necessario per espiare i propri peccati in puro stile “Santa inquisizione di Torquemada”. Una delle cose più impressionanti è stato notare come l’organizzazione del Decadence sia riuscita a riempire un locale di questa capienza anche se situato parecchio lontano dalla zona bolognese dove operano di solito. La serata reputo sia stata un vero successo, la musica dapprima dark metal e new wave ha continuato a mutare fino alla techno ed industrial. L’impianto audio luci era semplice ma decisamente efficace.
Le casse riversavano sulla pista fiumi di bpm e di decibel perfettamente accompagnati da luci stroboscopiche. Il contorno perfetto per la serata, era dato come al solito da tutti i partecipanti al Decadece, una schiera di ogni origine e credenza radunatasi per celebrare la libertà d’espressione e di movimento. Ritengo sia proprio questa la forza del Decadence, la Libertà da qualsiasi forma di classificazione e condizionamento. Infatti tra gli adepti di questa serata si può trovare dal dark all’amante del fetish, e dallo schiavo sadomaso al robot cyber. Un pubblico di tutte le età e gusti, felicemente riunito. Un doveroso saluto alla mitica Rubberstar che rende questi eventi sempre un vero spettacolo, la quale anche in questa serata, ci ha donato imperdibili momenti colmi di eros e blasfemia. Assieme al suo fidato slave Sissidoll non ha esitato a profanare luoghi ed oggetti sacri come confessionali e bibbie.
Per chi volesse avere altre informazioni sugli eventi Decadence: www.decadence.cc oppure www.rubberstarsecrets.com
a cura di Rubbershin – [email protected]