Nelle nanoparticelle è scritto il futuro del fotovoltaico
Molto presto i pannelli fotovoltaici montati sui tetti potrebbero cedere il posto a un gioiello della tecnologia innovativa nel settore energetico: lastre di plexiglass con nanoparticelle incorporate da utilizzare al posto dei comuni vetri delle finestre.
Il similvetro fotovoltaico in plexiglass sfrutta le straordinarie potenzialità delle nanoparticelle fluorescenti, materiali dotati di elevata capacità di assorbimento della luce e di provata sostenibilità a livello ambientale, a differenza dei più comuni cristalli semiconduttori che contengono il cadmio e il piombo.
Le speciali leghe di materiali che costituiscono le nanoparticelle attivano concentratori di piccole dimensioni ad alta riflettività e privi di tossicità. Gli irriducibili cultori dell’estetica degli edifici non rimarranno certo delusi, perché sarà possibile scegliere anche il livello di trasparenza e il colore.
Nella realizzazione del progetto ha svolto un ruolo importante lo studio condotto dal Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca che ha perseguito l’ambizioso obiettivo di coniugare sostenibilità ed elevata prestazione dei materiali, a costi accessibili.
Si schiudono, dunque, nuovi orizzonti per l’energia auto-sostenibile e in uno scenario avveniristico non troppo lontano tutte le case e i palazzi potrebbero essere dotati di finestre fotovoltaiche.