Negli Usa durante il coronavirus le vendite di marijuana hanno superato tutti i record
Durante la quarantena gli americani stanno consumando più erba che mai, tanto da aver portato le vendite di cannabis legale al nuovo record assoluto nel marzo 2020. E’ quanto rivela il quotidiano economico Bloomberg, secondo il quale durante il mese scorso le vendite di marijuana hanno toccato aumenti da capogiro, fino al 64% su base settimanale.
Dati confermati anche da un sondaggio che ha rivelato come il numero degli statunitensi che abbiano dichiarato di aver consumato almeno una volta marijuana nel corso del mese di marzo si sia attestato al 12,8%, anche questo un record rispetto al precedente del 12,5%.
I primi dati ufficiali che arrivano dagli stati confermano la tendenza: durante l’emergenza del coronavirus gli americani si stanno rivolgendo alla cannabis per riempire le giornate casalinghe e probabilmente per cercare di superare le ansie date da una situazione lavorativa che desta preoccupazione.
In Oregon durante il mese di marzo si è venduta cannabis per 84,5 milioni di dollari, addirittura il 38% in più rispetto ai 61,2 milioni fatturati dal settore nello stesso periodo del 2019. Curioso notare come anche le vendite di alcolici siano notevolmente cresciute, seppur a livello inferiore rispetto all’erba, registrano un + 17% su base mensile.
Passando dalla costa al profondo midwest americano i dati non cambiano e confermano la validità dell’analisi prodotta da Bloomberg. In Illinois la legalizzazione è entrata in vigore solamente dal primo gennaio scorso, e quindi i dati non sono consolidati. Nello stato è in vigore una norma secondo la quale i cittadini possono uscire di casa solo per motivi di salute, di lavoro, o per acquistare una lista ristretta di beni essenziali, tra i quali è stata inserita anche la cannabis. A marzo 2020 le vendite hanno raggiunto i 38 milioni di dollari, superando i 35 milioni raggiunti a febbraio.