Natural Mystic: l’esperienza al servizio dei grower
L’esperienza ultradecennale di Ferdi, titolare del growshop Natural Mystic di Carpi (MO), e la disponibilità di una grande varietà di prodotti rendono il negozio un punto di riferimento per tutti gli “appassionati” della zona. Tra i primi rivenditori di semi in Italia ed esperto di strain, Ferdi è una figura storica dell’ambiente cannabico. Abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con lui sull’evoluzione e la rivalutazione che sta vivendo la cannabis.
Tempo fa hai scritto un articolo sui vari tipi di grower esistenti (Alla luce del sole…), pensi che la situazione sia uguale o è cambiato qualcosa? L’articolo al quale ti riferisci è uscito sul numero zero di Dolcevita, se non sbaglio nel 2005, agli inizi della vostra coraggiosa avventura. Colgo l’occasione per ringraziarvi dei vostri 10 anni di informazione reale sull’argomento cannabis. Si parlava in quell’articolo di coltivazione outdoor che, adesso come allora, ritengo essere la condizione ottimale in cui coltivare, eventualmente con l’ausilio di serre in determinate condizioni climatiche e/o in alcune fasi della coltura. Credo che negli ultimi anni i coltivatori all’aperto, anche solo di qualche pianta, siano notevolmente aumentati, cosi come quelli che invece si attrezzano per coltivare dentro casa; ancor più dopo la dichiarazione di incostituzionalità della Fini-Giovanardi.
A fronte della tua notevole esperienza che cambiamenti hai notato nel mercato cannabico in questi anni?
In generale adesso c’è un pubblico più trasversale e consapevole, interessato alla cannabis nei suoi vari aspetti, ad un utilizzo e a una coltivazione più attenti.
Interessanti sono i piccoli cambiamenti del mercato: le cartine non sbiancate hanno ormai superato nelle vendite quelle bianche, è aumentato l’uso di filtri e vaporizzatori.
I fertilizzanti organici sono adesso più richiesti di quelli minerali, con maggior attenzione alle certificazioni e con questi è aumentato l’utilizzo di batteri e micorrize. Le genetiche autofiorenti si sono di fatto imposte sul mercato, anche se molti appassionati non rinunciano a coltivare le varietà fotoperiodiche, e spesso entrambe. È migliorata e aumentata l’informazione diffusa sulla cannabis, ma c’è ancora molto da fare.
Quali sono le maggiori difficoltà riscontrate dai grower e che consigli puoi dare a tal proposito?
La cannabis è una pianta forte e robusta, la sua coltivazione non è difficile, ma la fase della germinazione può risultare delicata se non avviene nelle giuste condizioni. Alta umidità, temperatura intorno ai 25°, ma anche un substrato con scarsa presenza di batteri, come la carta assorbente o il cocco pressato. Questo riduce molto il tasso di mortalità dei semi appena schiusi. I cubetti in lana di roccia vanno utilizzati solo se si prevede di irrigare con una miscela di acqua e fertilizzanti a pH ed EC controllati, come avviene in idroponica. Inoltre sono errori comuni l’annaffiatura eccessiva, lo scarso ricambio d’aria, un’insufficiente umidità dell’aria. Tra le carenze è comune quella di calcio.
Tutte le variabili ambientali sono importanti e non è possibile compensarne una con un’altra, è importante l’equilibrio di disponibilità tra luce, aria, nutrimento, con un occhio ai giusti livelli di temperatura e umidità dell’aria.
Considerato il recente fermento che ha suscitato, cosa ne pensi del futuro della canapa?
Ci sono le condizioni sia a livello nazionale che internazionale per una nuova e rivoluzionaria legge sulla cannabis riguardante il cosiddetto uso ludico e la coltivazione per uso personale, sembra che anche la politica italiana la stia prendendo in considerazione. Ci sarà da vedere quanto seriamente i nostri politici sapranno trattare l’argomento di un dibattito ormai giunto a palese conclusione. Personalmente ritengo le leggi che perseguono i fumatori e i coltivatori di cannabis una grave e odiosa ingiustizia: persone che non danneggiano nessuno vengono fortemente attaccate dallo Stato, private della libertà e umiliate al solo scopo di tenere in piedi una ormai palese farsa atta a difendere e sostentare interessi di vario genere e di dubbio valore.
a cura di Acirne