Nasce il coordinamento per la legalizzazione
Sicuramente esistono fra noi diversi punti di vista su tutto ciò che sta accadendo intorno alla canapa nel mondo e in Italia. Che sia canapa per uso personale, terapeutico o agricolo, finalmente se ne discute. Lo scopo di questa nota non è riaffrontare queste tematiche che richiedono studio e dibattito molto più approfondito, ma proporre un tema all’attenzione di tutti, quello dell’organizzazione del movimento cannabico.
Questa nota ha lo scopo di stimolare una riflessione fra tutti coloro che intendono unirsi intorno ad un obiettivo comune, chiaro e inequivocabile: la conquista del diritto per i cittadini maggiorenni di coltivare liberamente la pianta di canapa per uso personale all’interno di un limite, in numero di piante o in superficie di terreno, stabilito per legge.
In Italia esistono milioni di estimatori che vivono nell’ombra sapendo benissimo i rischi che si incontrano nel venire allo scoperto. Il proibizionismo, infatti, criminalizzando, limita la libertà democratica di esprimere la propria opinione, limita il diritto di lottare per la propria libertà.
Occorre allora innanzitutto combattere la paura e l’indifferenza che regna fra le nostre fila ma per creare la massa critica occorre anche far sì che l’obiettivo della battaglia per la regolamentazione della canapa sia non solo la ricerca di qualcosa di stupidamente ludico (come qualcuno vorrebbe) ma una battaglia di civiltà, di democrazia, di libertà con la consapevolezza di quanto le mafie ostacolino proprio questi processi in quanto le mafie hanno bisogno di sudditi e di gente fedele, di manovalanza a basso costo e non di cittadini liberi.
Occorre coordinare le forze per creare ovunque momenti di informazione, approfondimento, confronto in cui vi sia lo spazio di espressione, per ogni gruppo, associazione, idea, proposta. Occorrono luoghi democratici di confronto fra coloro che usano o vorrebbero usare la canapa per scopi diversi e fra i cittadini che vogliono dare il loro contributo e la loro partecipazione e militanza. Occorre un forte movimento nazionale, unitario, organizzato in rete e presente ovunque.
a cura del Coordinamento nazionale per la legalizzazione della canapa