MyHipHop.it – Hip Hop Kemp Special Series: Napoli Rap All Stars – L'Italia al Kemp
È quasi tutto pronto a Hradec Kralove per l’Hip Hop Kemp 2012! Tra qualche giorno anche la spedizione italiana sarà in terra ceka a rappresentare l’hip hop del nostro Paese. Ebbene sì: dopo anni in cui è stato bellamente ignorato, il nostro rap torna nella line-up dell’evento europeo dell’anno. A tenere alto il tricolore sarà un inedito trio proveniente da Napoli (senza dimenticare il grande beatboxer Alien Dee), ovvero i Napoli Rap All Stars, ovvero Clementino, Dope One e Oyoshe. Tre eccellenti rappresentanti dell’hip hop partenopeo, fortissimi sia al mic che alle macchine (Oyoshe a soli 20 anni ha prodotto Bring da Noise 2, collaborando con grossi rapper d’oltreoceano), dove incarnano alla grande lo spirito della città che li ha cresciuti non solo musicalmente. Tre rapper assolutamente in grado di tenere un palco del genere, dopo averne calcati con sapienza centinaia lungo tutto lo stivale. Abbiamo sentito Oyoshe e Dope One (tra l’altro fuori in combination con un brano che anticipa il Kemp) a pochi giorni dal grande evento e ci hanno raccontato com’è nato Napoli Rap All Stars e cosa significa per loro vivere in prima persona l’Hip Hop Kemp 2012!
Ciao ragazzi: fra poco volerete alla volta di Hredec Kralove. Rappresentare l’Italia all’evento hip hop europeo dell’anno mette sicuramente un po’ di pressione. Che emozioni state vivendo a pochi giorni dal Kemp?
Oyoshe: Essendoci già stato, sto un po’ rivivendo la stessa sensazione del 2008. Sono in una sorta di pausa lavorativa preparandomi psicologicamente e spiritualmente per quella che sarà questa volta la mia presenza al Kemp a livello artistico, per poi ritornare ancora più infottato e carico da questa esperienza e tornare a produrre.
Dope: Dopo 17 anni di sacrifici vedo realizzarsi un sogno e materializzarsi sudore buttato a litri… Sono stato già due volte all’Hip Hop Kemp da semplice appassionato di questo mega evento: ora sarò sul palco, è davvero emozionante ed eccitante. Mi dà e mi darà nuovo stimoli per produrre sempre più, dato che tutta la mia dedizione alla cultura hip hop è stata ripagata…
L’Italia è spesso mancata del tutto nella line-up dell’Hip Hop Kemp, a parte rari casi. Eppure il rap europeo è sempre ben rappresentato. Quali sono per voi i perché?
Oyoshe: A mio parere credo che da un po’ di tempo a questa parte in Italia siano cambiate tante cose. Prima magari potevamo essere notati come scena chiusa in se stessa, sia per le collaborazioni tra italiani (di certo più numerose di quelle polietniche) che per un fatto stilistico, inteso come filone sonoro molto vicino agli Stati Uniti… ciò non è una critica all’operato svolto in Italia dai tempi fino ad oggi, perché io in primis sono un amante del classico. Di certo un orecchio esterno e soprattutto estero è più sensibile a questa cosa e non ritrovarci nulla di originale e radicale in qualcosa di diverso, lontano, che rappresenta tutt’altro anziché gli States può risultare poco interessante e non entusiasmante. Invece oggi noto con piacere che l’Italia si sta connettendo sempre di più con le altre nazioni e soprattutto con gli States e magari ora è tempo di far rivalutare quelli che possono essere stereotipi o semplicemente forti simboli di appartenenza, e farne di ciò una nostra copertina e un nostro modo di distinguerci.
Dope: Il mio onore è che tre napoletani siano arrivati a suonare all’Hip Hop Kemp, siccome sono legatissimo alla mia città. Io sono italiano, è vero, però sono napoletano doc nel dna e la mia città trasuda hip hop da tutti i pori, mi dà un’identità molto forte. Siamo unici per solarità, energia e carisma: questi aspetti si riversano nella musica che faccio e credo che lì si siano accorti che a Napoli c’è un’attitudine che non si trova in altre città italiane… ho risposto più da napoletano che da italiano ehehe!
Perché pensate che la “scelta” sia caduta su di voi? Nel senso, quale aspetto della vostra musica pensate abbia quel respiro internazionale che ha convinto gli organizzatori?
Dope: Napoli è come il Bronx. Molti artisti venuti in città si sono sentiti a casa: l’hip hop è anche riconducibile a odori e sapori, come l’allegria dei napoletani che sanno destreggiarsi sempre tra milioni di guai. Non c’è stato artista hip hop che non abbia detto “Naples is like Bronx”: e non è una questione di pizza e mandolino, è una questione di fresh flava, di serietà nelle produzioni dei beatmakers che sono legati alla grandissima tradizione musicale partenopea e a quella degli mc’s che cercano sempre di dire qualcosa di vero e reale piuttosto che raccontare cose per sentito dire, ricadendo sempre su donne, club, soldi e macchinoni…
Oyoshe: Credo che gli sforzi e i sacrifici fatti per Bring Da Noise 2 abbiano ripagato con l’avverarsi di uno dei miei più grandi sogni: essere all’Hip Hop Kemp come artista!
Qual è l’artista con il quale condividerete il palco che stimate di più e, magari, alla quale proporreste un brano assieme?
Dope: Assolutamente il genio indiscusso di Madlib! Poi il grande Diamond D up on the Bronx… D.I.T.C. babyyyy!!
Oyoshe: Per me, Mos Def! In assoluto quello più stiloso e di classe… ma anche Freddie Gibbs, un massiccissimo, le sue robe mi fanno impazzire! Per non parlare di Diamond D, lo stesso Madlib… vabbè, insomma tutta la line up! C’è solo da baciare il palco!!!
Napoli Rap All Stars: com’è nata l’idea di questo inedito trio e di questo nome? Portare la vostra città con voi cosa rappresenta?
Oyoshe: Credo che tutti e tre siamo al Kemp per validi motivi dovuti ai nostri sforzi che tutti giorni svolgiamo nella musica, e quindi credo che saremo lì per rappresentare quello che a Napoli da tanto tempo si muove con tanta fotta e passione: L’HIP HOP. Faremo da portavoce sperando che tanti altri giovani artisti Napoletani riescano a raggiungere la vetta dei loro sogni e obiettivi con la loro arte, perché Napoli partorisce artisti vogliosi e talentuosi ogni giorno ormai!
Dope: Siamo la voce di Napoli e fieri dell’orgoglio e l’identità che ci ha dato la nostra città. Il nome la dice tutta: siamo tre amici da sempre, ma è come se in questo nome che arriverà a migliaia di persone al Kemp ci siano tutti i nostri supporters, familiari, amici, fratelli e sorelle: Napoli is in da place baby!
Come struttrerete il live? Avete in mente brani insieme, che magari siano il prologo di un disco in tre?
Dope: Farò un bel po’ di brani contenuti nel mio nuovo disco, Freestyle Concept. Poi il brano “La vita del palo” contenuto in “I.E.N.A.” di Clementino e poi… sorprese sorprese sorprese!!
Oyoshe: Sarà il nostro primo live tutti e tre insieme.. di certo una scaletta di brani inediti: anticiperò qualcosa dei mie futuri progetti rap, e anche come beat maker con una selecta di Bring da Noise 2 e nuove produzioni internazionali. Ci sarà da divertirsi insomma… non anticipiamo troppo, vogliamo riservare qualche surprise!
In bocca al lupo per la vostra esperienza: siamo sicuri porterete in alto il nome del rap italiano!
Oyoshe: Crepi! Siamo infottatissimi, grazie a te per l’intervista, in hip hop we trust!
Dope: Grazie a te fratello mio… grazie per l’intervista e l’interessamento a noi… we love hip hop!
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Nicola Pirozzi