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Myhiphop.it – Hip Hop Kemp 2012 special series: Like a virus. La grande contaminazione del rap

Continuiamo la nostra carrellata sugli ospiti dell’Hip Hop Kemp 2012, ma per l’occasione cerchiamo di fare un discorso un po’ più allargato, questa volta cercando di concentrarsi su un fenomeno che ha superato ormai da molto i connotati di una tendenza passeggera, ma è diventato un vero e consolidato percorso artistico, ovvero la contaminazione dell’hip hop.
Ve ne siete accorti, no? L’hip hop è sempre più elettronico, la dubstep ormai la conoscete tutti e improvvisamente molte nazioni europee (Italia per prima) si sono accorte di avere tanti validi rapper da esportare fuori dai propri confini (lingua permettendo).
Bye Bye Miss American Pie…
Impossibile. In realtà siamo ben lungi da dichiarare qualsivoglia supremazia musicale, ma l’europa (Inghilterra e Francia come sempre si contendono la maggior fetta di merito) ha di certo un primato: quello della contaminazione.

Myhiphop.it – Hip Hop Kemp 2012 special series: Like a virus. La grande contaminazione del rapIl grime, la stessa dubstep, la dnb sono tutte forme musicali nate dalla root originale del sampling tipico dell’hip hop e dei breakbeats e dallo street mood intrinseco che fa parter del DNA del rap. Da sempre l’Europa è il giardino fertile delle idee, dove la creatività non è solo un business ma allo stesso tempo un’esigenza personale di ogni singolo individuo. Quindi i grandi crocevia etcnici e culturali europei come ad esempio Londra o Parigi sono diventati punti esplosivi di nuove contaminazioni e nuove forme di espressione. I giamaicani trapiantati in Inghilterra avevano la dancehall, la dub. L’hanno mischiata con l’hip hop più street e sociale della costa est degli Stati Uniti e con una tradizione electro house (e quindi abbastanza party) di certo non indifferente. Boom. Esplosione dall’underground, anzi direi più dalla subway, in questo caso.

Ne sono usciti centinaia di esperimenti, ma l’alchimia era già fatta. E dai primi anni 2000, un fenomeno di nicchia, circoscritto, ha ricevuto la spinta tangenziale data dal proprio stesso movimento e ha conquistato tutto. Improvvisamente anche qui nel “Paese dell’eterno ritardo” sono arrivati nomi come Roots Manuva, Dizze Rascal, Skepta, Tinie Tempah e molti altri. Solo più di recente ci siamo accorti di grandi producers come Skream, Rusko (se ne sono accorti pure i Cypress Hill con un bel ritardo, tanto per non sentirsi troppo soli…), Flux Pavillion…

Myhiphop.it – Hip Hop Kemp 2012 special series: Like a virus. La grande contaminazione del rapParlando di rap come non citare i londinesi Foreign Beggars (che saranno presenti all’hip hop kemp sul main stage), un gruppo che, almeno da queste parti, si è fatto conoscere dal 2009, per la fruttuosa collaborazione con i mai troppo elogiati Noisia. Live spaventosi, attitudine bouncing pur non disdegnando suoni ultra compressi e violenti. Una vera ventata d’aria fresca, anche perché molto più party crusher (e meno cupi) di altri esimi colleghi. Non a caso oggi sono tra i più apprezzati e conosciuti esponenti del genere in Europa, della serie “la qualità si riconosce al tatto”. Le capacità al microfono di Orifice Vulgatron e Metropolis sono indiscutibili, metriche serrattissime e uno stile sempre perfetto. Cercate i loro video (come non avessero già abbastanza visite): dalla famosissima Contact a Get A Bit More, passando per le fruttuosissime collaborazioni con Flux Pavillion (Line in Wax) o con Skrillex. Parliamo di un gruppo certamente veterano ormai, dato che seppur con combinazioni e formazioni diverse sono attivi già dalla fine degli anni 90. Godetevelo tutto il loro live all’Hip Hop Kemp 2012, ci sarà da divertirsi!

Per rimanere sempre in Europa, e all’interno della scaletta del Kemp di quest’anno, per forza dobbiamo parlare anche dei giovani Dope D.O.D.

Myhiphop.it – Hip Hop Kemp 2012 special series: Like a virus. La grande contaminazione del rapOlandesi, provenienti dalla stessa cittadina che ha dato i natali ai Noisia (predestinazione o normale influenza…), con loro ci troviamo di fronte ad un esempio diverso di contaminazione. Il loro, in un certo senso, è un rap più classico, estremizzato però nella violenza dei suoni e dei contenuti. Quasi dei Gravediggaz, in versione cyber/futuristica/ghost in the shell, in cui il tipico boom bap si mischia a violenti suoni elettronici e al tipico basso woobble. Li ho visti in live giusto una manciata di giorni fa. Dopey Rotten, Skits Vicious e Jay Reaper, pur non essendo skillati al microfono come i sopracitati Beggars, sanno convincere per la potenza davvero incredibile delle loro composizioni, per i testi sempre al limite dell’horror e per un look che, gusti permettendo, sa colpire e fare breccia. Ibridi ma con molta personalità e un’identità forte. Il logo singolo What Happened ha spaccato youtube in pezzi e il loro album (Branded), oltre ad un indubbio successo di vendite, presenta brani di enorme spessore come ad esempio Psychosis, con quel diavolo di Sean Price.

Abbiamo parlato insomma di quanto l’Europa sia stata fondamentale per lo sviluppo della contaminazione elettronica dell’hip hop e la cosa è confermata, tant’è che solo in tempi molto recenti molti importanti artisti americani si sono realmente capacitati del fenomeno e si stanno muovendo verso queste direzioni.

Ma c’è da dire che non tutto è europeo in questo teatro dell’innovazione e della contaminazione: ne sa qualcosa l’istrionico Madlib. Nelle produzioni del californiano Mr. Jackson trovate tutto. Dal Jazz all’elettronica minimale, dai sample soul fino ad alcuni approcci embrionali di acid jazz o trip hop. Lui è Madlib, Quasimoto, Jaylib, Madvillain, Yesterday New Quintet. Ha prodotto perle per alcuni tra i più potenti rapper in america (Mf Doom, Percee P, Talib Kweli, Mos Def e i De La Soul solo per citarne alcuni). E in assoluto ritengo sia sempre stato un passo avanti sulle sonorità, sui suoni, sul modo di comporre rispetto a tutti, anticipando nettamente tendenze che si sarebbero affermate solamente dopo. Vi consiglio caldamente di approfondire la conoscenza di questo grande artista perché ogni suo lavoro fa storia a parte. E qualsiasi siano i vostri gusti è molto probabile che in un suo qualche lavoro (magari sotto uno dei suoi mille pseudonimi) lui sia riuscito a raggiungervi. Anche lui, ovviamente, sarà presente nella grande line up del Kemp…

Myhiphop.it – Hip Hop Kemp 2012 special series: Like a virus. La grande contaminazione del rapL’ Hip Hop Kemp quindi si è dimostrato in questi anni un’importante vetrina per l’innovazione e la contaminazione. Da sempre il Kemp e la sua organizzazione hanno spinto le nuove contaminazioni del rap, proponendo i migliori esponenti e portando alla conoscenza di tutti nomi che magari non erano conosciuti ai più (in molti mi hanno detto che l’esibizione dell’anno scorso dei francesi Hocus Pocus sia stata memorabile).

Rinnovo quindi l’invito a partecipare numerosi all’edizione 2012 dell’Hip Hop Kemp a Hradec Kralove (dal 16 al 18 agosto prossimo, per tutte le info digitate www.hiphopkemp.it), e di approfondire con passione il tema della contaminazione, vero aspetto seminale della musica e della cultura hip hop, imprenscindibile da qualunque altra componente. Per oggi vi lascio, non vi racconto altro, perché il bello dell’evoluzione musicale, quello che la rende viva e in continuo movimaneto, sta proprio nella ricerca e nella scoperta. Buon viaggio.

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Giovanni “Zethone” Zaccaria



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