myHipHop Draft 2013: Nerone
Continua la nostra nuova rubrica a cadenza settimanale, myHipHop Draft 2013! Chi segue il basket conosce il sistema del Draft NBA: giovani rampanti cestisti che si avvicinano allo spettacolare mondo del basket statunitense, quasi sempre arrivati dai college nei quali si formano non solo umanamente, ma anche atleticamente. In qualche modo, dunque, questi college rappresentano la stessa gavetta che i giovani rapper e producer fanno tra palchi e lavori, ufficiali e non. Da oggi in poi, una volta a settimana, proporremo le nostre scelte del Draft, ovvero quelli che reputiamo essere le migliori prospettive qualitative del rap nostrano. Insomma chi, secondo noi, ha tutte le carte in regola per poter ben figurare nel mondo dell’NBA/rap italiano.
NERONE, 23 ANNI, MC, MILANO
Nerone è stato uno dei nomi nuovi del rap italiano posti sulla mappa da Mtv Spit: fino ad allora, il 23enne milanese manteneva una buona reputazione regionale, forgiata da numerose freestyle battle in zona vinte, o comunque ottimamente disputate. Spit è stato il trampolino di lancio che ne ha esaltato prestanza tecnica e attitudine: esuberanza corroborata dalla buona dose di intimità e di trattazioni ben più complesse delle semplici punchline, risultato che Nerone ha mostrato in “Numero Zero EP“, sua opera prima regalata al pubblico qualche settimana fa. In attesa del disco ufficiale, sul quale sta già lavorando a ritmo serrato, andiamo a conoscerlo meglio. A voi, Nerone:
++ Mtv Spit ha avuto il merito di puntare l’attenzione su alcuni giovani rapper molto interessanti, magari fino ad allora ancora sconosciuti ai più. Probabilmente è anche il tuo caso: ma, a parte l’esposizione mediatica, cosa ha significato per te quest’esperienza?
Io l’ho vista prevalentemente come una vetrina, un’opportunità da sfruttare obbligatoriamente. Dovevo fare bella figura. Dovevo. Ad un certo punto ti rendi conto, parlando con te stesso, che certi treni passano una volta soltanto. E devi salirci al meglio.
++ Il rap italiano va velocissimo: all’attivo avevi diverse freestyle battle e pochissimi pezzi registrati, ma il tuo Ep è stato attesissimo. Ciò ti ha responsabilizzato/pressato? Ritieni ci siano altri step prima del disco ufficiale, per non bruciare le tappe?
Si, un po’ mi sono sentito pressato. Sapevo che la gente stesse aspettando questo EP, specialmente perché le mie strofe più recenti, nonostante avessero a quanto pare un feedback molto positivo, erano parte di tracce di qualcun altro. Belle strofe, ma solo nei featuring. Ho capito lì che la gente stava aspettando qualcosa di meglio dal sottoscritto.
++ Appartieni alla nuova generazione del rap di Milano: pensi di aver assorbito qualcosa, magari anche inconsciamente, da chi ti ha preceduto?
Certo,tutti abbiamo una determinata influenza,a seconda del posto in cui cresciamo. Prodotti del nostro ambiente. E ti dirò di più,ne sono abbastanza fiero. Milano l’ho sempre portata con rispetto ovunque.
Ascolta “Real Madrid Freestyle” o “Lasciami solo” con Nitro
++ Parlando nello specifico dell’ep, mi riferisco a brani dal tiro di “Eroe”. Le battles hanno esaltato esuberanza, spirito battagliero e la prontezza nelle punchline; il lavoro ha dato un’idea più completa di te, anche intima. È anche per assecondare il lato più cerebrale che hai deciso di accantonare le apparizioni nelle sfide?
Esatto si, avevo bisogno di staccare il cervello, creare un pochino d’attesa e lasciare spazio ai nuovi fatti. Le battles sono il mio inizio. Non voglio che possano essere anche la mia fine. Ho paura che un giorno il mio personaggio si debba per forza affiancare al freestyle. Se così fosse, a che servirebbe fare dischi? Ci tengo a precisare che la canzone “Eroe” è dedicata a tutti i padri di famiglia, specie il mio, che ogni giorno si spaccano la schiena per portare il pane a casa. Quelli sono i veri eroi.
++ Ne “Il Cantastorie”, invece, spieghi come ci siano gli squali pronti a banchettare sul florido momento del rap italiano. Ma anche di quanto la popolarizzazione del genere possa far arrivare certe storie a molte più persone. Possiamo riassumere così il tuo punto di vista sull’attuale momento del rap da noi?
Yessir. Nessuno ha mai interpretato così bene quella track. quasi non aggiungerei altro.
++ Molti tuoi coetanei si stanno avvicinando all’hip hop: che consigli daresti loro per non prenderla come moda passeggera, ma come un modo per conoscere e apprezzare le radici di questa cultura?
Fare rap non è obbligatorio. Egreen è proprio un saggio. Se siete realmente interessati, spingete con tutte le vostre forze. Altrimenti, beh, lasciate spazio a chi ci crede davvero, che già emergere è un casino!!!
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a cura di Nicola Pirozzi
Le precedenti puntate di myHipHop Draft:
Oyoshe
Killa Cali
Baco Krisi
The Essence
Valerio Nazo
BlackJeekous
Sace
Bluesteady Triptik
Mc Nill