My Hip Hop Highlanders III – Afrika Bambataa
Afrika Bambaataa, all’anagrafe Kevin Donovan, nasce a New York il 19 aprile 1957 ed è senza dubbio uno dei padrini dell’Hip Hop, nonchè fondatore della famosa Zulu Nation fondata sui concetti di Pace, Unione e Amore. Quando era ancora un ragazzino, verso la metà degli anni ’70, fece il suo ingresso in una gang chiamata Black Spades. Bam cominciò a fare il deejay nel 1970, aveva una grande passione per i dischi, che acquistava a dismisura. Questa peculiarità gli procurò il soprannome di “Master of Records”, ed i suoi gusti variavano dal rock al rythm and blues, dai suoni africani a quelli latini fino ad arrivare alla musica classica. Nel frattempo Kool Herc diveniva il miglior DJ della città, tempestando New York con i suoi Block Party.
Bambaataa era letteralmente affascinato dalle ideologie dei leaders politici “neri” del tempo, e subì le influenze del loro pensiero. Guardando il film Zulu, che narrava la battaglia tra le truppe inglesi e la tribù degli Zulu nel 1879, rimase affascinato a tal punto da prendere il nome dal capo della tribù: si chiamò Afrika Bambaataa e formò la Zulu Nation (chiamata originariamente “The Organization”), in modo da inserire l’elemento della cultura nel suo gruppo. Inizialmente, la crew nacque come un gruppo d breakers, ma, successivamente, furono inclusi rappers, djs e writers.
Bam è spesso identificato come il “coniatore” del termine “Hip Hop”, anche se il termine è stato usato frequentemente dal producer-mc Love Bug Starski. Il primo singolo di Afrika Bambaataa fu inciso nel 1980 al Paul Winley Records e prese il nome di “Zulu Nation Throwdown, Part 1″. Il gruppo invece realizzò, nel 1981, “Jazzy Sensation”, il primo 12 pollici del gruppo, ma anche della celebre etichetta Tommy Boy. Quindi, Bam, incontrò Fab 5 Freddy che lo introdusse alla scena musicale della downtown (centro), con cui fuse il suono dell’uptown (periferia). Nel 1982, partecipò al primo tour europeo Hip Hop con nomi del calibro di Fab 5, Rammellzee, Grand Mixer D.ST & The Infinity Rappers, la Rock Steady Crew, Double Dutch Girls, e i writers Phase 2, Futura e Dondi.
I dj’s della Zulu Nation erano Bam, Jazzy Jay, Grand Mixer D.ST. (che più tardi avrebbe collaborato con Herbie Hancock in “Rockit”) e Afrika Islam. Si esibivano in un club chiamato “The Roxy”. Una delle loro performances venne inclusa nel film Beat Street. Nel maggio del 1982 Bam ed il suo gruppo, The Soul Sonic Force (formato con Jazzy Jay, Mr. Biggs, G.L.O.B.E., Whiz Kid and Pow Wow), diedero vita ad un brano chiamato “Planet Rock”, pubblicato dalla Tommy Boy Records, dando vita ad un nuovo genere, un misto di Funk e Hip Hop. Questa traccia cominciò a fare il giro del mondo. Il suo primo album, chiamato appunto “Planet Rock”, dato il grande successo riscosso, uscì nel 1983 e includeva oltre al primo singolo, brani come “Looking for the Perfect Beat”, “Frantic Situation”, “Renegades of Funk”. Nel 1986 uscì il secondo album, chiamato “Beware The Funk is Everywhere”. il 1989 è l’anno dell’album “The Light”, un album particolare che annoverò i featuring di UB40, Boy George, Bobby Mcfarren e di altri esponenti della pop music degli anni ’80. Bam, in seguito, fu il primo rapper a collaborare con il re del funk James Brown.
A cura di Ettore “Dalai” Garro