Mosaic
Qualche articolo fa dicevo che, quando arriva l’estate, adoro bere birre a bassa gradazione alcolica e molto citriche, come le Berliner Weiss (a base di frumento e lactobacilli), le Gose (con sale marino), o certe Session Beers (birre stagionali) magari con quintali di Citra. Un altro sapore che mi disseta molto è quello della frutta tropicale. Beh, la prima volta che ho bevuto una birra con il Mosaic, non ci volevo credere: pensavo di avere in mano un succo di frutta, da bere con la cannuccia, in spiaggia, dopo la partita a calcetto sulla sabbia.
Il Mosaic nasce nel 2012, in America, da un incrocio di Simcoe e Nugget, con dichiarate propensioni all’amaro. Con un alfa-acido oscillante tra 11% e 13%, presenta una complessità notevole al naso e in bocca, con aromi molto pronunciati che prendono continuamente il sopravvento uno sull’altro: primo fra tutti il mango, con il suo tipico odore di frutta un po’ vecchia, poi limone, uva fragola, resina di pino, certe volte mirtilli neri e agrumato, altre volte più erbaceo o balsamico. Oggi viene usato moltissimo, in molti casi come sostituto del vecchio Nelson Sauvin (ma del quale mancano le note di passion fruit), ormai difficile da reperire. Se volete provarlo, Kernel lo usa in una IPA deliziosa, Mikkeller in una Single Hop Double IPA, oppure To Ol che è riuscito ad infilarlo in una sour dal sapore acido-salato-dolce-amaro. Cheers!
Michele Privitera
Titolare de “Il Pretesto Beershop” di Bologna