Il mondo parallelo di Claudiano.jpeg
I suoi lillipuziani hanno invaso Bologna portando l’attenzione sulla sua arte nata in un momento di crisi personale
Personaggi piccoli, da subito soprannominati “lillipuziani”, che, con altezze di massimo 20 centimetri, hanno invaso Bologna per mano di Claudiano.jpeg, all’anagrafe Claudio Chivacci, che grazie a loro è rinato dopo un peridio di crisi.
«L’idea è nata durante un periodo di disoccupazione, tristezza e frustrazione», racconta l’artista a Dolce Vita magazine spiegando che: «Non riuscivo a creare niente che mi piacesse realmente, da ormai parecchi mesi. Mandavo continuamente curriculum che nessuno si filava minimamente. Ero stanco e arrabbiato per tutta questa situazione. Per la maggior parte avevo fatto solo lavori mediocri fino a quel momento. Volevo far succedere qualcosa, senza curarmi delle conseguenze».
Ed è lì che arriva l’idea che ha cambiato la sua quotidianità. «Ho pensato all’unica cosa che mi diverte sempre fare: inventare mondi paralleli. In questo modo sono riuscito a unire tutte le mie passioni (ci provavo da 11 anni). Ho collegato con un filo rosso la fotografia, l’illustrazione, i fumetti, la musica, il cinema di Woody Allen, le fiabe di Roald Dahl e tanto altro».
Tutto inizia nell’estate del 2021: «Il lillipuziano numero uno l’ho attaccato lo scorso giugno. E da quel momento non sono più riuscito a fermarmi».
E, sul suo metodo di lavoro racconta che: «Ho cominciato a stampare le foto che faccio in piccole dimensioni, a ritagliarle e ad attaccarle sui muri cercando di creare situazioni comiche. Altre volte invece faccio fotomontaggi con immagini che trovo su internet».