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Tutti i modi per assumere cannabis senza fumarla

Vaporizzazione, ingestione e uso topico. Impariamo tutti i modi per assumere cannabis evitando la combustione, per una sessione più salutare ed efficace

assumere cannabis senza fumarla
Spesso più sani del classico joint, esistono infiniti modi per assumere cannabis senza fumarla. La combustione, oltre ad arrecare danni alla salute, degrada i principi attivi della marijuana compromettendone l’efficacia. Peggio ancora se mischiata con del tabacco. E noi italiani in questo siamo imbattibili.

Ora, senza rinnegare la canna che da sempre ci accompagna, impariamo tutti i metodi di assunzione per una sessione più vantaggiosa, sia in termini di benessere fisico che di effetti inevitabilmente più intensi.

ASSUMERE CANNABIS SENZA FUMARLA: VAPORIZZAZIONE

Perché la vaporizzazione – almeno secondo me – è il miglior modo per assumere cannabis? Grazie ad un vaporizzatore:

  1. evitiamo le sostanza tossiche della combustione.
  2. Godiamo al massimo dei principi attivi della cannabis.
  3. Risparmiamo, sia economicamente che di salute.

Togliendo l’investimento iniziale, infatti, la vaporizzazione permette di riutilizzare gli stessi fiori più volte, poiché non vengono bruciati e ridotti in cenere dalle fiamme della combustione. Per lo stesso motivo, sia il nostro portafogli che i nostri polmoni ce ne saranno grati.

Sì perché, come osservato da uno studio condotto dal National Center for Biotechnology Information su venti consumatori abituali, assumere cannabis con un vaporizzatore riduce al minimo i disturbi alle vie respiratorie.

Infine, tramite vaporizzazione, i costituenti della cannabis raggiungono rapidamente il flusso sanguigno con effetti praticamente istantanei. Effetti dalla durata complessiva di alcune ore che, raggiunto il picco massimo dopo circa 30 minuti dall’assunzione, diminuiscono progressivamente. Ultimo, ma non per importanza, il fatto che con il vaporizzatore si assumono molti più principi attivi rispetto alla combustione.

INGESTIONE

Per chi adora sbizzarrirsi ai fornelli, una valida alternativa per assumere cannabis senza fumarla è l’ingestione. Sempre più apprezzati dalla comunità cannabica, gli edibili – prodotti commestibili a base di cannabis – offrono un’esperienza completamente nuova.

Da non confondersi con i cibi a base di farina di canapa, buoni e nutrienti ma senza THC, nei Paesi in cui la cannabis è legale decine di articoli già pronti riempiono le vetrine, dal dolce al salato, dalle torte alle pizze, passando per biscotti, muffin, gli iconici brownie al ciccolato, ma anche caramelle gommose, lecca lecca e pop corn, che aspettano solo di essere mangiati.

Se si è meno fortunati, invece, partendo dall’ingrediente magico: il burro di cannabis o cannabutter, è possibile dare voce alla propria creatività e preparare i piatti più fantasiosi. Da quelli ricchi di CBD a quelli con THC o altri cannabinoidi, servirli a tavola entusiasmerà di certo tutti commensali.

Per manifestarsi, gli effetti degli edibili richiedono più tempo poiché, prima di arrivare al flusso sanguigno, i cannabinoidi ingeriti devono attraversare l’intero tratto digestivo e il fegato, per un minimo che va dai trenta minuti alle due ore.

Fortunatamente, le lunghe attese verranno ampiamente ripagate visto che gli edibili garantiscono un high decisamente più forte, con effetti che durano 6-8 ore con degli strascichi che arrivano fino a 10 ore dall’ultimo boccone.

PRODOTTI A USO TOPICO

Perfetti per gli appassionanti di cosmesi naturale e per chi, per l’appunto, vuole assumere cannabis senza fumarla, ci sono una miriade di prodotti topici da applicare direttamente sulla pelle: il nostro organo più grande, anch’esso dotato di un sistema endocannabinoide.

Creme, lozioni, pomate e unguenti a base di olio di canapa ricco di sostanze nutritive, soprattutto omega 3, 6 e 9, che esercitano un’attività anti-age, antinfiammatoria e antiossidante, proteggendo la pelle dalla disidratazione e dall’invecchiamento precoce.

Da ricordare i lubrificanti vaginali con cannabinoidi che regalano alle donne orgasmi multipli e di maggiore durata e intensità. Un vero afrodisiaco naturale che ha rivoluzionato l’esperienza sessuale femminile.

CANNABIS TERAPEUTICA: LE DIVERSE VIE DI SOMMINISTRAZIONE

Specialmente per uso terapeutico, assumere cannabis senza fumarla si rivela la mossa più adatta per i pazienti che scelgono di curarsi con questa pianta. Tuttavia, ricordiamo le diverse vie di somministrazione che spaziano da quella orale e inalatoria, piuttosto che sublinguale o locale.

PER INALAZIONE

Assunta per via inalatoria, la cannabis entra direttamente in circolo, garantendo un‘alta concentrazione di cannabinoidi assorbiti, effetti intensi e immediati, ma meno durevoli rispetto a quella orale.

Per tali motivi, questo metodo non è adatto per una sintomatologia persistente ma risulta efficace per trattare il dolore acuto, spasmi muscolari e vomito. Ovviamente, per i vantaggi sopraelencati, si consiglia di preferire alla semplice cartina l’utilizzo di un vaporizzatore.

PER VIA ORALE

Presa per via orale, la cannabis medica attraversa stomaco, intestino, fegato e poi entra nel torrente circolatorio. Ciò si traduce in tempi inevitabilmente più lunghi per avvertirne gli effetti che, rispetto all’inalazione, anche se la concentrazione totale di cannabinoidi è minore, sono di maggiore durata.

Infine, la somministrazione orale è indicata per problematiche di natura cronica: dolore continuo, infiammazioni, insonnia, patologie neurodegenerative e, per l’assunzione di questo tipo, esistono diversi prodotti tra cui poter scegliere, i principali sono: olio, resina, spray e capsule per ingestione.

VIA SUBLINGUALE

Dall’aspetto denso e viscoso perché miscelati con oli vettori, spesso d’oliva e di canapa, che ne facilitano la somministrazione, gli oli di cannabis sono estratti di cannabis ricchi di cannabinoidi e terpeni da applicare direttamente sotto la lingua.

Venduti in vasetti dal vetro scuro e dotate di apposito contagocce, le boccette vanno conservate in frigorifero, al riparo dalla luce, e agitate prima dell’uso. Come anticipato, è consigliato lasciare l’olio nella cavità sublinguale cosicché, grazie ai capillari e vasi sanguigni lì presenti, i cannabinoidi entrano direttamente in circolo.

VIA LOCALE

Concludiamo questo elenco di modi per assumere cannabis senza fumarla con dei prodotti che agiscono localmente, tra cui: preparazioni topiche, colliri oculari e supposte.

PREPARAZIONI TOPICHE

Per la prima categoria abbiamo gel, creme e cerotti transdermici da stendere sulla porzione di pelle interessata. In questo modo, i principi attivi attraversano la barriera cutanea e arrivano dritto alla circolazione.

Le preparazioni topiche possono sfruttare alte concentrazioni di cannabinoidi senza caricare l’apparato digestivo e sono adatte per pazienti con artrite, problemi della pelle (psoriasi e dermatiti), lesioni evidenti (emorroidi, ulcere, cancro) e per dolori muscolari o delle giunture localizzate.

SOMMINISTRAZIONE OCULARE

Impiegati per trattare il glaucoma, il dolore corneale e nella prevenzione delle cataratte, i colliri di cannabis: permettono la somministrazione oculare di cannabinoidi, hanno effetti locali e limitati ai recettori CB1 e CB2 presenti nell’occhio e non vantano proprietà psicoattive.

SUPPOSTE

Le supposte sono dosaggi solidi da inserire in orifizi quali retto, vagina, uretra, dove si sciolgono ed esercitano un’attività sistemica. Questo metodo, che salta il metabolismo epatico, consente ad una quantità maggiore di THC di raggiungere l’apparato circolatorio e indurre minori effetti psicotropi.

Tuttavia, anche se hanno dimostrato di essere efficaci per curare problemi localizzati come infiammazioni ed emorroidi, le supposte risultano insufficienti per patologie che richiedono concentrazioni medio-alte di cannabinoidi e necessitano di essere affiancate ad altri metodi di assunzione.



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