Mirkomiro e Dj Skizo – Leggende Metropolitane (Audioplate) (recensione)
In mezzo a tutti i lustrini del rap attuale mi ci voleva una ventata di sano underground. Ed è una coppia abbastanza inaspettata quella tra Skizo (che non ha certo bisogno di presentazioni e che in questo lavoro cura il 100% delle produzioni) e MirkoMiro, talentusoso mc siciliano, che conosco ormai da parecchio tempo. Un percorso lunghissimo, addirittura 20 tracce, che ci racconta uno spaccato di vita, un ritaglio di sud italia e di rapporti interpersonali che sa di genuino. In effetti il lavoro è davvero molto lungo, purtroppo non è semplice poterlo ascoltare tutto in una volta, forse anche vista la mancanza di qualche canzone trainante. MirkoMiro, come già anticipato, è un validissimo mc, di esperienza e con un flow decisamente musicale. Si porta dietro ancora il vizietto di stiracchiare alcune sillabe in chiusura di alcune quartine (che fa un po’ retrò, diciamo), ma di certo si deve notare la maturità dei testi, dato che in questo disco non ci sono argomenti vuoti o testi riempi-album scritti in bagno leggendo la guida tv. Belle le immagini che scorrono in testa ascoltando la voce sicura di Mirko tra i vari brani, a dimostrazione di quanti rappers forti abbiamo nel nostro underground (anche se Mirko lo conosciamo ed è proprio tutto fuorchè un principiante…). Come vi dicevo, Skizo indossa il grembiule da produttore e sforna tutti i beats di questo disco, mantenendo una continuità di atmosfera e un certo approccio elegante. Questo ci permette un ascolto sereno, con una grande cura e coerenza stilistica, rendendo questo disco un album più intimo del previsto. Skizo è preciso, pulito, taglia buoni suoni e anche a livello melodico sa aggiungere qualcosa al boom bap, anche se in certi frangenti, forse a causa del mixaggio, certe gran casse non colpiscono in maniera netta e alcune batterie si perdono leggermente nell’impasto delle frequenze. A livello di scratch, beh non servirebbe neanche specificarlo, siamo su un livello superiore. Skizo (da citare anche la presenza di 2P e Mandrayq), ha cucito dei buonissimi interventi e con una compostezza disarmante. Mi spiego: appena avuto il disco mi aspettavo interventi al limite dell’umano, con velocità supersoniche e routine di un tecnicismo iper. E invece le canzoni hanno giusto quel che serve di scratch. Un’interpretazione perfetta per un disco del genere, così intimo. Da questo potete già capire quanto Skizo sia un dj fenomenale. Tantissimi altri avrebbero strafatto, lui no.
Torniamo ai brani. Le canzoni prese singolarmente sono tutte apprezzabili, c’è da dire però che il malloppone è tosto e per uno come me che ci tiene molto a seguire la “storyline” di un album, devo dire che l’ascolto è piuttosto impegnativo. A parte un paio di brani battaglieri e le collaborazioni (Esa purtroppo non incide come dovrebbe, una strofa più entusiasta avrebbe forse cambiato il pezzo, Callister lo godo sempre ma sappiamo che possiede tecnica a sufficienza per fare il triplo, idem per i Camelz – sempre un piacere risentirli – ma in questa occasione forse non troppo in formissima; buoni invece Castì, Ekspo, Skarraphone e Mouri), i brani hanno un tono smooth, essenzialmente composto. Mancano forse due o tre brani trainanti o il singolone di punta che genera l’hype. Il ritmo del disco tende un po’ ad appiattirsi in assenza di brani di questo tipo (anche se “Un posto via da qui” o “Suona ancora” e “Arrivederci e grazie” mi sono piaciuti davvero molto). In sintesi Leggende Metropolitane è un disco piacevole e rilassante, con spunti musicali interessantissimi e un bel rap di qualità. Magari qualche taglio alla tracklist e una maggiore attenzione sui brani più di punta sarebbe stata utile ma, ripeto, stiamo parlando di un disco rap fatto come Dio comanda. Accattatevill’
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Giovanni “Zethone” Zaccaria