Ministry of Cannabis
Oggi siamo ad Amsterdam, per saperne di più sulla banca del seme Ministry of Cannabis; abbiamo incontrato Saskia, una dei soci fondatori della società. Con lei abbiamo cercato di capire chi è Ministry of Cannabis, da dove viene e dove sta andando.
Quando è nato il progetto Ministry of Cannabis e perché?
Ministry è nato nella primavera del 2007. Allora sia io che i miei futuri soci lavoravamo ognuno per conto proprio in questo settore, ma ci occupavamo in prevalenza del mercato all’ingrosso. E’ in questi anni che abbiamo creato tutta quella rete di contatti e conoscenze necessaria per poter fondare una banca del seme. Breeder dopo breeder, abbiamo avuto accesso ad un patrimonio genetico unico al mondo. Mentre producevamo e commercializzavamo grandi quantità di semi di varietà commerciali, abbiamo sempre continuato a giocare con le genetiche, e a frequentare altre persone con questa stessa passione.
E poi cos’è successo?
Un giorno ci siamo accorti che, unendo le forze, avremmo potuto mettere su un catalogo di semi che non avrebbe avuto nulla da invidiare a nessuno. E che questo catalogo avrebbe avuto possibilità di crescita quasi illimitate, dato il numero di breeder con cui eravamo e siamo in contatto. Così è stato. Abbiamo lavorato sei mesi come matti, poi nell’autunno 2007 abbiamo aperto il nostro Shop.
Il pubblico ha subito apprezzato i vostri semi, ve lo aspettavate?
Ci speravamo, avevamo dato il meglio di noi, ma non avevamo alcuna certezza. Poi dopo alcuni mesi, abbiamo capito che c’era spazio per noi, eccome. E abbiamo lavorato con ancora più grinta, per preparare la successiva fase di sviluppo della nostra azienda.
Quindi qualcosa di nuovo bolle in pentola?
Altroché. In questo inizio 2009 abbiamo rivoluzionato il nostro catalogo, per poter finalmente completare il nostro progetto.
Che consiste in…
Consiste nell’avere in catalogo tutti e quattro i tipi di semi di cannabis esistenti: i regolari, i femminizzati, gli automatici regolari e gli automatici femminizzati. Adesso abbiamo 14 varietà che nelle nostre intenzioni dovrebbero accontentare tutti. Gli amanti delle indiche come quelli delle sative. Quelli che hanno uno spazio minuscolo e quelli per cui lo spazio non è un problema. I coltivatori da terrazzo e quelli da campo aperto. Quelli che coltivano in terra così come gli amanti dell’idroponica. Una soluzione per tutti quindi, senza perdere di vista la qualità ed il prezzo…
Che in questi tempi di crisi non è certo un fattore secondario…
No, anzi. Ancor prima che la crisi fosse iniziata ci siamo ripromessi di tenere sempre i prezzi ad un livello che noi troviamo ragionevole e che si colloca nella fascia di mercato più economica. Al tempo stesso sapevamo e sappiamo di dover tenere alta la qualità, altrimenti nessuno comprerebbe i nostri semi una seconda volta.. A giudicare dal numero di clienti che acquistano ripetutamente, sia privati che negozi, siamo sulla strada giusta.
Cosa ne pensi dei nuovi semi a fioritura automatica?
Siamo una delle poche aziende ad averli sia in forma regolare che femminizzata. Credo che abbiamo fatto la scelta giusta nell’introdurli nel nostro catalogo. Servono a dare una possibilità di coltivare a persone che, per ragioni di spazio, non avrebbero mai accesso ad una varietà regolare. Inoltre rendono la coltivazione semplice come 1-2-3, apri la bustina, interri il semi, aspetti 60 giorni…
Non ci vorrai far credere che e così facile?
Beh un po’ di fertilizzante e qualche conoscenza specifica sulla pianta di cannabis aiuta, ma la verità è che le autofiorenti rendono questa esperienza alla portata di chiunque.
Una donna che lavora in un mondo, quello della cannabis, solitamente composto da uomini, come ti trovi?
Le battute si sprecavano e si sprecano, ma io vado avanti per la mia strada. Anni fa, se ero in fila in un growshop per essere servita, ero circondata solo da uomini. Adesso ci sono tante ragazze e signore. Ci sono signore in pelliccia, gioielli e tacchi a spillo, che acquistano mille cloni per volta, immagino che i loro pollici siano piuttosto verdi a dispetto delle apparenze…
Veniamo a te, qual’è la tua varietà preferita?
Senza dubbio Shanti, un po’ perché da un effetto allegro, un po’ perché ha un aroma delizioso, e un po’ per ragioni affettive.
E delle varietà non tue?
Haze e Mexican Haze. Alcuni amici ne possiedono cloni rarissimi.
Perché non le commercializzate allora, se sono così buone?
Perché richiedono quattro mesi ed oltre per fiorire. Nessuno ha voglia di aspettare così tanto al giorno d’oggi. Nessuno le comprerebbe. Forse neanche io. Noi però siamo grati a questi amici e alla loro pazienza.
Promo – Giulio