Millo: le emozioni al centro delle città
Ogni volta che vedo un lavoro di Millo, forse a causa della minuziosa cura dei dettagli o forse per la particolare prospettiva, penso a quella serie di libri creata dall’illustratore inglese Martin Handford “Where’s Wally?” dove il lettore è invitato a trovare il personaggio principale tra la folla, appunto Wally, riconoscibile grazie alla sua maglia a righe bianche e rosse, il suo cappello e gli occhiali spessi e neri.
Millo, al secolo Francesco Camillo Giorgino è attualmente uno degli street artist italiani più interessanti e apprezzati al mondo. I suoi lavori sono inconfondibili e caratterizzati dall’utilizzo quasi esclusivo del bianco e nero, contornati da un tratto deciso e incastrati in un background dove nove volte su dieci, è una metropoli a farla da padrone.
Classe ’79, ha frequentato un corso di studi in architettura a Pescara ed è riuscito a portare la sua arte, che molto deve al mondo del fumetto e dell’illustrazione, prima in moltissime città italiane come Roma, Milano, Bologna, Firenze e poi in molti angoli del globo spaziando tra Stati Uniti, Svezia, Cina, Bolivia, Marocco, India e tanti altri dando nuova vita e carattere a facciate di edifici grigie e aberranti obbrobri causati dalla speculazione edilizia.
Difficile non restare affascinati dai moltissimi dettagli che compongono i lavori di Millo, infatti in quasi tutti riproduce una sorta di città universale e anonima che rappresenta la sua concezione di habitat inteso come lo spazio che occupiamo nel mondo, dove spesso viviamo in solitudine nonostante i tantissimi luoghi e persone che vi gravitano.
I personaggi che popolano i lavori possono apparire goffi e fuori scala, compiono azioni e interagiscono con la minuziosa metropoli rispecchiando con le loro emozioni la crisi dell’individualismo moderno che porta spesso a lavorare sulla propria personalità con grande distacco dagli altri individui. Ma l’aspetto fondamentale per la lettura dei murales è che a ben guardare si tratta di bambini nel corpo di adulti, rappresentano la possibilità di rimanere sempre stupiti dalle cose che ci circondano invitandoci a lasciare spazio alle emozioni e alla felicità come appunto fanno i più piccoli.
Millo ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, primo fra tutti il primo posto alla B. Art competition di Torino del 2014 che lo ha fatto conoscere a tutta la scena della street art mondiale, vanta poi un curriculum davvero ricco che spazia dall’illustrazione di libri al cinema, dai documentari a pubblicazioni per magazine internazionali.