I mille nomi della cannabis: un viaggio tra slang, storia e cultura
Una pianta e infiniti modi per chiamarla. Vediamo i termini più utilizzati per indicare sua Maestà la cannabis
La cannabis è una pianta che ha attraversato secoli, continenti e culture. Nel suo lungo viaggio, ha raccolto una miriade di nomi diversi, riflesso della società che l’ha adottata e delle sfumature con cui è stata percepita.
Infatti, oltre al suo nome scientifico, questa pianta è conosciuta con una quantità sorprendente di sinonimi. Alcuni sono radicati nella tradizione, altri nello slang moderno, ma tutti hanno una storia da raccontare. Ecco un mini tour tra quelli più conosciuti e utilizzati.
ERBA: IL PIÙ CLASSICO TRA I SOPRANNOMI
Quando si parla di cannabis, il termine “erba” è tra i primi che salta alla mente. È semplice, diretto e viene associato principalmente all’uso ludico della pianta. Ed è forse anche tra i più utilizzati e diffusi in Italia.
CANAPA: IL VOLTO INDUSTRIALE DELLA CANNABIS
Priva di THC e di qualunque effetto psicoattivo, il nome “canapa” viene utilizzato per riferirsi agli scopi industriali della pianta, che spaziano dalla cosmetica all’alimentazione, passando per l’edilizia, gli eco-combustibili e la bioplastica.
CANNABIS: INFINITE PROPRIETÀ TERAPEUTICHE
Sempre più apprezzata in ambito medico, il termine “cannabis” fa riferimento agli usi terapeutici della pianta. E in un contesto di crescente accettazione e legalizzazione, questa parola vuole intendere un approccio mirato alla sensibilizzazione e all’informazione. Sottolineando l’importanza della ricerca scientifica.
MARIJUANA: L’INIZIO DELLA PROIBIZIONE
Spesso utilizzato dai media, il termine “marijuana” affonda le sue radici nel proibizionismo americano. Questa parola infatti, che deriva dallo spagnolo messicano, venne introdotta negli anni ’30 dalle lobby dell’epoca per criminalizzarla.
Oggigiorno invece, viene utilizzato principalmente per indicare l’uso ricreativo della canapa: infiorescenze ricche di THC dai noti effetti psicoattivi.
GANJA: IL SUONO DEL MOVIMENTO RASTAFARIANO
Derivato dal sanscrito, il termine “ganja” era già utilizzato in India da secoli. Ma fu attraverso la cultura rastafariana (sviluppatasi in Giamaica negli anni ’30 del XX secolo) e il suo portavoce più famoso: Bob Marley, che questa parola è divenuta famosa in tutto il mondo.
WEED: LEGALIZZIAMOLA
Associato alla cultura pop, “weed” è un termine anglosassone che si è diffuso rapidamente anche in Italia, diventato uno dei nomi più utilizzati per indicare la cannabis.
Film, serie tv e canzoni hanno contribuito a consacrare “weed” come termine di uso quotidiano, rendendolo parte integrante del lessico giovanile. Ma non solo.
Questa parola è diventata anche un simbolo di libertà e autodeterminazione, che si lega a doppio filo con i movimenti di legalizzazione della cannabis in tutto il mondo.
MILLE NOMI PER INDICARE UNA PIANTA SECOLARE
Nominarli tutti è impossibile. E oltre a quelli più famosi sopracitati ricordiamo anche maria, mary jane, sensimilla, grass, 420, bud, oro verde. Se poi vogliamo includere anche tutti i modi con cui viene chiamata una “canna” non finiremmo più. Spinello, joint, spliff, sigaretta verde, giolla, torcia, ecc ecc.
Con i suoi mille nomi, la cannabis dimostra come una singola pianta possa attraversare lingue, culture e generazioni, trasformandosi in un simbolo che va oltre il suo semplice utilizzo. Ma che la si chiami erba, ganja o marijuana, una cosa è certa: la cannabis ha un posto speciale nella storia dell’umanità.