All’età di 54 anni, l’ex campione dei pesi massimi Mike Tyson è pronto per la sua nuova avventura imprenditoriale: stampare bibite a base di cannabis. Per Tyson non si tratta di un nuovo business, visto che era il 2018 quando, nel suo ranch in California, lanciò il suo brand di produzione di cannabis.
E’ un periodo molto attivo per il discusso pugile che, dopo aver annunciato di voler ritornare sul ring per sfidare nuovamente Holyfield, il pugile al quale aveva strappato un pezzo d’orecchio con un morso durante l’ultimo incontro, ha visto Martin Scorzese accettare la regia del film che ne racconterà la vita.
Nel frattempo Forbes ha dato notizia del fatto che Tyson ha acquisito in esclusiva a livello globale la licenza per questi nuovi prodotti. Ma come si fa a stampare delle bibite? Ci ha pensato l’azienda Smart Cups che “stampa”, appunto, gli ingredienti attivi e aromatizzanti ricavati da diversi prodotti naturali sulla superficie dei substrati, eliminando così tutto il liquido da una bevanda e riducendo di conseguenza i costi di trasporto e le emissioni nocive. Per raggiungere questo obiettivo, l’azienda utilizza la tecnologia di stampa a micro-incapsulamento per infondere i suoi prodotti a base vegetale nel substrato, che viene poi incorporato in una tazza in bioplastica.
“In questa specifica applicazione, usiamo cannabinoidi solubili in acqua e siamo in grado di stamparli con precisione su praticamente qualsiasi superficie”, ha spiegato Chris Kanik, fondatore e CEO di Smart Cups. “I principi attivi e gli aromi stampati vengono rilasciati quando vengono a contatto con un liquido (cioè acqua, soda o saliva)”.
Secondo Tyson: “Abbiamo visto forme ingeribili di cannabis continuare a crescere come alternative popolari per molti utenti che vogliono evitare di fumare. Con questa licenza globale per la stampa della cannabis, saremo in grado di affrontare il problema del dosaggio, che ha afflitto l’industria della cannabis per anni”.