Mike Tyson rivela di aver fumato marijuana prima del suo ultimo match
Dopo 15 anni di assenza dal ring, Mike Tyson, 54 anni, è tornato a indossare i guantoni lo scorso 28 novembre contro Roy Jones Jr allo Staples Center di Los Angeles in California.
Tyson, grande sostenitore della liberalizzazione della cannabis, nonché proprietario del Tyson Ranch, quasi 2 km quadrati di azienda nei quali produce marijuana, ha dichiarato ai reporter di aver fumato prima dell’incontro, di essere un fumatore e di non aver mai smesso di esserlo.
“Iron” Mike non è di certo nuovo all’uso della cannabis prima degli incontri, venne trovato positivo per la prima volta dopo il match contro Andrew Golota nel 2000 non superando il test antidoping che, nonostante il k.o. tecnico alla terza ripresa in suo favore, costrinse i giudici a levargli di mano la vittoria.
Come di consuetudine anche durante l’ultimo match sia Tyson che Jones Jr sono stati sottoposti al test antidroga ma di diverso c’è che la cannabis non è più compresa tra le sostanze bannate dal regolamento.
A sottolineare ancora di più il clima cannabis-friendly è Weedmaps, azienda tecnologica al servizio dell’industria della cannabis fondata nel 2008, sponsor ufficiale dell’evento. Il logo dell’azienda è stato proiettato su tutti gli schermi, ring compreso, per tutta la durata dell’evento: dietro le quinte, negli spogliatoi, durante le interruzioni pubblicitarie e naturalmente in sala stampa.
Il responsabile dell’ufficio marketing di Weedmaps ha espresso tutto l’entusiasmo dell’azienda nell’essere sponsor ufficiale di un evento di tale portata mediatica in un momento di gloria per l’industria della cannabis e spera attraverso questa vetrina di arrivare a un pubblico nuovo e attirare l’attenzione su tematiche importanti che ruotano attorno alla cannabis. Uno dei tanti passi per abbattere lo stigma, promuovere unità sociale e incoraggiare tutti alla lotta verso il cambiamento.