Method Man del Wu-Tang Clan presenta TICAL, la sua linea di cannabis
Method Man, rapper del collettivo Wu-Tang Clan, ha annunciato il debutto della sua linea di fiori di cannabis in Colorado negli stessi giorni in cui si sta recando nel Paese per un concerto.
Il rapper, come sottolinea il Denver Post, ha collaborato con Vera Cultivation, azienda di Boulder, per coltivare tre varietà — Sweet Grease, Free MAC e Orange Cookie Kush — con il marchio TICAL dell’artista, che sarà possibile acquistare a partire da venerdì. Una data scelta non a caso, visto che nello stesso giorno il Wu-Tang Clan si esibirà presso il Red Rocks Amphitheatre con il supporto della Colorado Symphony Orchestra, e del del rapper degli Outkast Big Boi.
TICAL, azienda che fa capo al rapper nati nel 1971 il cui vero nome è Clifford Smith Jr, è l’acronimo di “taking into consideration all lives,” oltre che il titolo del suo album solista del 1994. Non è solo il nome del suo brand, perché per l’artista incarna anche la sua missione di “aumentare la consapevolezza delle disparità e delle disuguaglianze razziali ed etniche storiche nella giustizia penale e negli aspetti commerciali dello spazio della cannabis”, un aspetto al quale gli stati che stanno approntando la legalizzazione in Usa sono molto attenti. L’occasione di rendere legale la cannabis, infatti, in molti stati Usa sta diventando l’occasione per porre riparo alle ingiustizie causate dalla guerra alla droga che ha fatto molte più vittime nelle minoranze ispaniche e afroamericane.
Ecco perché le varietà TICAL saranno disponibili esclusivamente presso i dispensari Simply Pure e WolfPac Cannabis a Denver, entrambi di proprietà di persone di colore.
Method Man è l’0ultimo di una serie di artisti e celebrità che stanno lanciando il proprio brand nel settore cannabis. E se le motivazioni di ciascuno possono essere differenti, secondo Paul Rosen, che è il Ceo di 1933 Industries, il motivo principale resta quello economico. “Questo è solo un altro modo per una celebrità di sfruttare il valore del proprio marchio e di fare soldi in modo grossolano”, dice Rosen. “Hanno tutti le loro ragioni, ma dietro le singole narrazioni l’unico denominatore comune è il denaro, che per quanto posso dire alle celebrità piace tanto quanto chiunque altro”.
Se gli ultimi in ordine di tempo sono stati Travis Scott, che ha lanciato il proprio brand, e Beyoncé, che invece ha annunciato la creazione di una Farm per produrre CBD, l’unica eccezione è forse rappresentata da Jim Belushi, che, dopo aver avviato la propria produzione ed essere stato protagonista di un documentario che la racconta, ha dichiarato che produce cannabis solo per tornare in pari rispetto agli investimenti, perché è convinto che la pianta serva un bene superiore.